Borromini: L'Architetto degli Spazi Impossibili
Francesco Borromini è l'anti-Bernini: introverso, meno fortunato, ma geniale negli spazi ridotti. La sua Chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane dimostra che si può creare grandiosità anche in poco spazio.
La pianta pseudo-ellittica nasce da una figura geometrica precisa. Borromini ama le linee curve e gli angoli smussati. La cupola non ha cassettoni uniformi come il Pantheon, ma forme diverse: croci, cerchi, esagoni, ottagoni che creano movimento visivo.
La facciata ondulata segue una linea sinusoidale, alternando concavità e convessità. Non sembra nemmeno una chiesa! Questo movimento continuo è la sua firma stilistica.
Nel chiostro usa la serliana in modo originale, anche negli angoli, sfruttando ogni centimetro disponibile. La decorazione è ricchissima ma mai eccessiva, sempre funzionale allo spazio.
Borromini si specializza solo in architettura, a differenza di Bernini che è anche scultore. Questa concentrazione gli permette soluzioni tecniche rivoluzionarie.
Il suo segreto: Trasforma i vincoli spaziali in opportunità creative, inventando soluzioni mai viste prima.