Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?
Quest'opera del 1898 è l'ultimo grande lavoro di Gauguin, che riflette il suo stato d'animo e le sue riflessioni filosofiche. Il dipinto ha una dimensione orizzontale, simile a un fregio classico, e nelle intenzioni dell'artista doveva richiamare l'effetto di un affresco rovinato.
La scena è ambientata in una radura, con figure umane, animali e una statua di divinità indigena disposte in una composizione a doppia piramide. Gli alberi contorti e i colori blu, verde, rosso e giallo definiscono l'ambiente, mentre l'orizzonte è segnato da una linea blu scura.
Gauguin ha spiegato in una lettera che la scena rappresenta simbolicamente il ciclo della vita:
- A destra, un bambino dorme circondato da tre donne
- Al centro, una figura raccoglie frutti
- A sinistra, una vecchia vicina alla morte è presa dai suoi pensieri
- Un uccello bianco con una lucertola tra gli artigli simboleggia la vanità delle parole
Questo dipinto esprime il viaggio spirituale e le domande esistenziali che Gauguin si poneva sul significato della vita, della morte e del destino umano.
Aha oe feii?
"Aha oe feii?" (1892) riflette l'esperienza di Gauguin a Tahiti e la sua fascinazione per la cultura locale. Il titolo significa "Come! Sei gelosa?" e rappresenta due sorelle distese sulla sabbia rosa dopo un bagno, mentre parlano di amori passati e futuri.
Le due figure sono rappresentate con corpi bruni che emanano una forte carica erotica, enfatizzata dal contrasto tra i loro atteggiamenti. Il paesaggio, dipinto in colori vivaci e anti-naturalistici (grigio, ocra, arancio, porpora e nero), contribuisce a creare un'atmosfera primordiale e mitica.
L'assenza di sfumature naturali sottolinea l'approccio anti-naturalistico di Gauguin, che non cerca di riprodurre la realtà oggettiva, ma di evocare emozioni e sensazioni più profonde. La scena è priva di una narrazione esplicita, ma suggerisce un dialogo silenzioso e misterioso tra le due donne.