Amore e Psiche: il capolavoro assoluto
Amore e Psiche è considerato il vertice dell'arte canoviana. L'opera racconta il momento del risveglio di Psiche dal sonno mortale, quando Amore la sveglia con una delle sue frecce dopo le prove imposte da Venere gelosa.
La composizione è un miracolo di equilibrio tecnico ed emotivo. I due corpi formano una grande X che si sviluppa nello spazio, invitando lo spettatore a girare attorno alla scultura. Amore si china appoggiandosi su un ginocchio, mentre Psiche si torce elegantemente verso l'alto, sfiorando i capelli dell'amato.
Il genio di Canova sta nel fermare l'azione in un attimo eternamente sospeso. Le labbra degli amanti si avvicinano ma non si toccano, i corpi si accostano ma non si stringono. Il desiderio c'è - la mano di Amore sfiora il seno di Psiche - ma viene espresso con raffinata delicatezza.
Questa non è freddezza, ma la trasformazione neoclassica della passione. Canova non nega i sentimenti, li sublima: il travolgimento dei sensi diventa tenerezza, lo slancio amoroso si trasforma in contemplazione eterna della bellezza. È l'applicazione perfetta delle teorie di Winckelmann sulla bellezza ideale.
🎯 Punto chiave: L'arte neoclassica non è incapace di esprimere sentimenti, li trasforma in qualcosa di universale e eterno.