Il Neoclassicismo rappresenta un importante movimento culturale e artistico che si sviluppò in Europa tra la seconda metà del XVIII secolo e l'inizio del XIX secolo, strettamente legato all'Illuminismo.
La nascita del Neoclassicismo è profondamente connessa alle teorie di Johann Joachim Winckelmann, il quale elaborò il concetto di "nobile semplicità e quieta grandezza" come ideale estetico da perseguire. Secondo Winckelmann, l'arte antica greca rappresentava la perfezione assoluta e il bello ideale a cui gli artisti dovevano aspirare attraverso l'imitazione. Le caratteristiche principali del Neoclassicismo includono il ritorno all'ordine e alla razionalità, il culto della bellezza ideale, l'equilibrio delle forme e la ricerca della perfezione formale.
In letteratura, il Neoclassicismo letteratura si caratterizza per uno stile elegante e misurato, con forte attenzione alla forma e al rispetto delle regole classiche. Gli artisti Neoclassicismo si ispirano direttamente all'arte greco-romana, studiando e reinterpretando i modelli antichi. Il movimento si diffuse ampiamente in Italia, dove il Neoclassicismo in Italia trovò terreno fertile grazie alla presenza di numerosi reperti archeologici e alla tradizione classica. La differenza principale tra Illuminismo e Neoclassicismo risiede nel fatto che mentre l'Illuminismo rappresenta un movimento filosofico e culturale basato sulla ragione e sul progresso, il Neoclassicismo ne è la manifestazione artistica e letteraria. Il periodo vede una stretta correlazione tra Illuminismo e Neoclassicismo arte, dove l'ideale di razionalità illuminista si traduce in forme artistiche ordinate e equilibrate. Il movimento si distingue sia dal Barocco che lo precede sia dal Romanticismo che lo segue, rappresentando un momento di transizione fondamentale nella storia dell'arte e della cultura europea.