L'architettura romanica in Italia rappresenta uno dei periodi più significativi dell'arte medievale italiana, sviluppatasi tra il X e il XII secolo.
L'arte romanica si caratterizza per la sua solida struttura architettonica, con edifici massicci costruiti principalmente in pietra. Le chiese romaniche presentano elementi distintivi come le volte a crociera, archi a tutto sesto, pilastri robusti e pareti spesse. La facciata è tipicamente suddivisa in modo geometrico, spesso arricchita da lesene, archetti pensili e rosoni. Le chiese romaniche Nord Italia mostrano una forte influenza lombarda, con l'utilizzo di mattoni a vista e decorazioni elaborate, mentre le chiese romaniche sud Italia rivelano influenze bizantine e arabe, con un maggiore uso di marmi policromi e mosaici.
Tra gli esempi più significativi di chiese romaniche esempi troviamo la Basilica di Sant'Ambrogio a Milano, il Duomo di Modena e la Basilica di San Marco a Venezia. Le caratteristiche dell'architettura romanica includono anche l'uso di campanili possenti, cripte sotterranee e portali riccamente decorati. La struttura interna segue generalmente uno schema basilicale a tre navate, con quella centrale più alta delle laterali. L'illuminazione viene garantita da piccole finestre che creano un'atmosfera raccolta e mistica. Le principali differenze tra Romanico lombardo e Romanico meridionale si manifestano nell'uso dei materiali e nelle tecniche costruttive: il primo predilige il mattone e le decorazioni geometriche, mentre il secondo utilizza maggiormente la pietra calcarea e presenta influenze orientali più marcate. Lo stile romanico spiegato ai bambini può essere descritto come un'architettura robusta e solida, che utilizza forme semplici e ripetitive, creando edifici che sembrano fortezze ma che sono in realtà luoghi di preghiera e raccoglimento.