Gothic Revival

Didascalia alternativa:

quella dell'eclettismo, una sorta di riflessione sugli stili storici occidentali con l'utilizzo di elementi degli stili antichi, rivisitati con l'utilizzo delle nuove tecnologie presenti. Durante il Novecento, questa corrente venne considerata come frutto di una regressione banale, senza considerare la riflessione sul pre-esistente patrimonio culturale. Queste furono le reazioni positive al progresso, ma dobbiamo ricordare che ce ne furono anche di negative. Basta pensare che tra il progresso e le innovazioni erano anche presenti sfruttamento e disparità sempre più forti. Uno dei concetti chiave del periodo è quello dell'alienazione (perdita di consapevolezza del proprio essere) causato anche dalla sostituzione del lavoro umano con quello delle macchine. La disumanizzazione è un concetto fortemente presente ne "Il moderno Prometeo" ("Frankenstein") di Mary Shelley. Il malessere relativo al progresso venne espresso da molti artisti, prevalentemente in Inghilterra, dove i cambiamenti erano stati percepiti in modo molto più forte. Tra gli artisti fortemente opposti al progresso abbiamo Augustus Pungin che rivalutando il Medioevo lo rese un'epoca la cui società era ammirabile perché fondata su una morale comune e sulla sacralità del lavoro. Espresse i suoi pensieri in "Contrasts", opera in cui con disegni e didascalie paragonò la società per lui attuale a quella medievale. Essendo un architetto, venne chiamato nel 1837 dalla regina Vittoria al fine di ricostruire Westminster, distrutta nel 1834 da un incendio. Altro architetto, specializzato nel restauro, fu Viollet-le-Duc. Tra le sue opere più importanti troviamo la ricostruzione completa della cinta muraria e del castello di Carcassonne. Tra le sue operazioni abbiamo anche quella su Notre Dame (tra l'aggiunta di vari elementi troviamo anche la presenza dei Gargoyle). Tra le altre opere abbiamo il restauro di Santa Maria del Fiore a Firenze. Tra i seguaci di Pugin troviamo anche Ruskin che ci porta al concetto di amore dell'antico rappresentato attraverso le rovine (ruinismo). Questo stile si sviluppa anche all'interno della Reggia di Caserta, dove c'è l'emulazione di alcune rovine all'interno del giardino inglese voluto da Maria Carolina d'Austria. La disperazione dell'artista di fronte alla grandiosità dei frammenti antichi, Fussli, 1778-1780