Annibale Carracci è nato a Bologna da Antonio, sarto cremonese, trasferitosi a Bologna col fratello beccaio Vincenzo, e padre di Ludovico Caracci. Non si sa molto sulla formazione iniziale di Annibale, anche se ci sono dubbi sulla teoria comune che lo vuole allievo del cugino Ludovico. Si ritiene che la sua formazione potrebbe essere avvenuta al di fuori della cerchia familiare. Nella Roma del primo Seicento, insieme a Caravaggio, uno dei più grandi riformatori nella storia della pittura italiana.
Annibale Carracci ha scelto di autoritrarsi nel quadro come giovane macellaio: una pittura che si costruisce a partire dalla carne e dal sangue del mondo reale. La rappresentazione è obiettiva e realistica. La scena quotidiana assume la solennità di una scena sacra. I beccai, al lavoro, sono estremamente spontanei e credibili. Le referenze della Macelleria del Carracci si rifanno alle opere di Michelangelo e Raffaello.
Il dipinto Piccola Macelleria rappresenta due giovani macellai al lavoro nella loro bottega. Il dipinto realistico rappresenta un'attività considerata poco nobile, ma che assume una certa solennità nella rappresentazione.
Il dipinto Mangiafagioli ritrae un uomo sorpreso con un piatto di fagioli. L'uomo, forse un contadino, è sorpreso e colto nel momento in cui solleva il cucchiaio, pieno di fagioli. La scena è realistica e mette in evidenza l'azione quotidiana dell'uomo.
I grandi affreschi di Bologna e le altre opere emiliane diedero grande notorietà ad Annibale Carracci. Il cardinale Odoardo Farnese lo incaricò, con suo fratello Agostino, di decorare il piano nobile di Palazzo Farnese, a Roma. Questo incarico lo rese famoso a livello internazionale.
Annibale Carracci ha lasciato un'impronta indelebile nella storia dell'arte. Le sue opere, caratterizzate da realismo e obiettività, hanno influenzato numerosi artisti successivi. Il suo stile naturalistico e la sua abilità nel rappresentare scene quotidiane hanno reso le sue opere celebri in tutto il mondo. La sua collaborazione con il fratello Agostino e il cugino Ludovico ha contribuito a diffondere il loro stile artistico e a fondare una delle scuole pittoriche più importanti dell'epoca. La sua presenza nella Roma del primo Seicento, insieme a Caravaggio, ha segnato un momento di grande fermento artistico e di innovazione nella pittura italiana.