Gian Lorenzo Bernini è stato uno dei più grandi artisti del Barocco italiano, lasciando un'impronta indelebile nell'arte e nell'architettura di Roma.
La sua opera più celebre, il Baldacchino di San Pietro, rappresenta perfettamente la grandiosità del suo stile barocco. Alto quasi 30 metri e realizzato in bronzo dorato, il baldacchino si erge maestoso sopra l'altare papale nella Basilica di San Pietro. Le sue colonne tortili, decorate con motivi di foglie d'alloro e api (simbolo della famiglia Barberini), mostrano la capacità di Bernini di fondere architettura e scultura in modo innovativo.
Tra le sue opere scultoree più significative troviamo Apollo e Dafne e il David, entrambe conservate nella Galleria Borghese. Apollo e Dafne rappresenta il momento culminante del mito ovidiano, quando la ninfa si trasforma in alloro per sfuggire ad Apollo. La maestria tecnica di Bernini si manifesta nella resa del marmo, che sembra perdere la sua natura materica per diventare corteccia, foglie e carne. Il David di Bernini si distingue dalla versione di Michelangelo per il suo dinamismo: mentre il David rinascimentale è statico e contemplativo, quello barocco è colto nell'attimo che precede il lancio della pietra contro Golia, con il corpo in torsione e il volto concentrato. Il Ratto di Proserpina è un'altra opera magistrale dove Bernini dimostra la sua capacità di rendere il marmo morbido come carne, particolarmente evidente nel dettaglio delle dita di Plutone che affondano nella coscia di Proserpina.
La vita di Bernini fu lunga e produttiva: nato a Napoli nel 1598 e morto a Roma nel 1680, ebbe numerosi figli e lavorò instancabilmente fino agli ultimi anni. Il suo genio influenzò profondamente l'arte barocca e il suo stile divenne il modello per generazioni di artisti successivi. Le sue opere continuano a stupire i visitatori per la loro drammaticità, movimento e virtuosismo tecnico.