Gli ultimi anni: il maestro immortale
Quando Alessandro VII morì, Bernini era ormai anziano ma continuò a lavorare per i papi successivi (Clemente IX, Clemente X, Innocenzo XI). La sua attività diminuì per la scarsa disponibilità dei nuovi pontefici a investire nell'arte.
Negli ultimi anni creò due capolavori che riproposero il tema dell'estasi mistica: la Beata Ludovica Albertoni (1671-1674) nella chiesa di San Francesco a Ripa, e il Monumento ad Alessandro VII nella Basilica di San Pietro.
Il monumento ad Alessandro VII affronta il tema della morte con risultato teatrale. Il pontefice è rappresentato inginocchiato su un cuscino, circondato dalle figure allegoriche della Prudenza, Giustizia, Carità e Verità. La Morte, con il volto coperto, solleva un drappo rosso e alza una clessidra: l'ora è giunta.
Bernini morì nel 1680, due anni dopo aver completato quest'ultima opera. Volle essere sepolto nella Basilica di Santa Maria Maggiore, avvolto in un semplice lenzuolo sotto una lapide quasi anonima - un gesto di umiltà da parte del più grande artista del suo tempo.
💡 Eredità immortale: Bernini non solo rivoluzionò la scultura, ma creò il linguaggio artistico del Barocco che influenzò l'Europa per secoli.