Sant'Ivo alla Sapienza e i Giochi Prospettici
Sant'Ivo alla Sapienza (1642-1662) rappresenta l'apice della creatività borrominiana. La pianta deriva da due triangoli equilateri sovrapposti con angoli smussati - una stella a sei punte che si ripete dalla base fino alla cupola.
L'interno bianchissimo è illuminato da sei finestre alternate a stelle a otto punte (simbolo di papa Alessandro VII). La cupola parte direttamente dalla trabeazione senza mediazioni, creando un effetto di slancio verticale unico.
L'esterno è ancora più spettacolare: il tamburo convesso si oppone alla concavità interna, mentre la lanterna spiralica si avvita verso il cielo con leggerezza crescente. Una sfera e una croce sostenute da strutture metalliche sottilissime concludono l'insieme.
La Galleria di Palazzo Spada dimostra il genio matematico di Borromini. Con la prospettiva accelerata trasforma 9 metri in apparenti 35: l'arco d'ingresso alto 6 metri si riduce a 2,5 in fondo, mentre la statuetta finale è alta solo 60 centimetri!
Borromini resta incompreso dai contemporanei ma sarà riconosciuto come genio assoluto dopo la morte. Le sue invenzioni spaziali anticipano soluzioni che saranno riprese nei secoli successivi.
Da ricordare: Ogni forma di Borromini ha un significato simbolico - studiava matematica, geometria e teologia per creare architetture parlanti!