La Colonna Traiana: Cinema in Pietra
La Colonna Traiana 110−113d.C. è come un film scolpito nel marmo! Alta quasi 40 metri, racconta le due guerre di Dacia attraverso un nastro spiralale lungo 200 metri.
Apollodoro di Damasco, l'architetto che partecipò personalmente alle campagne, ha creato una narrazione realistica incredibile. Dalle scene di battaglia al suicidio di Decebalo, re dei Daci, ogni momento è scolpito con dettagli precisissimi.
Alla base, una porta nasconde la scala interna e tre camerette. Nella più interna riposavano le urne d'oro con le ceneri di Traiano e Plotina - un onore straordinario, visto che di solito gli imperatori venivano sepolti fuori città.
Dettaglio geniale: L'altezza del nastro varia da 60 a 80 cm per adattarsi alla prospettiva visiva - più sei lontano, più grande diventa!
Evoluzione della Scultura Imperiale
La scultura romana cambia con i tempi. Nel II secolo emerge il tipo del "filosofo" o "imperatore filosofo", poi nel III secolo compaiono sguardi ispirati rivolti verso l'alto, segno di una spiritualità crescente.
La Statua equestre di Marco Aurelio 176−180d.C. è sopravvissuta perché scambiata per Costantino! Originariamente dorata, mostra l'imperatore filosofo in gesto di comando, con un volto pacato e incline alla riflessione.
Il cavallo è un capolavoro di realismo anatomico: muscoli, vene, pieghe della pelle sono scolpiti alla perfezione. La zampa sollevata e il capo piegato danno movimento a tutta la composizione.
La Colonna di Marco Aurelio segna invece un cambiamento di stile: rilievi più profondi, effetti chiaroscurali marcati, scene frontali che interrompono il flusso narrativo. È l'arte che si apre all'irrazionale e al soprannaturale.