La Seconda Rivoluzione Industriale e il Nuovo Capitalismo
La seconda rivoluzione industriale, avvenuta tra il 1870 e il 1914, portò profondi cambiamenti nell'industria e nella società. Questo periodo vide l'introduzione di nuove materie prime e fonti energetiche come l'elettricità e il petrolio, oltre a un legame più stretto tra scienza, tecnica e industria.
Highlight: Le caratteristiche principali della seconda rivoluzione industriale includevano l'uso di nuove fonti energetiche, una rivoluzione nei modi di produzione e nei trasporti, e numerose invenzioni rivoluzionarie.
Il nuovo capitalismo di questo periodo si basava sulla produzione in serie, resa possibile dall'introduzione della catena di montaggio nel 1912 da parte di Henry Ford e dall'applicazione dei principi dello scientific management di Taylor.
Definition: Il taylorismo è un sistema di organizzazione del lavoro basato sulla scomposizione del ciclo produttivo in operazioni elementari, con l'obiettivo di aumentare la produttività e ridurre i costi.
Definition: Il fordismo si basa sull'uso della catena di montaggio, dove l'operaio esegue una singola azione specifica, permettendo una produzione standardizzata e più efficiente.
Questi cambiamenti nell'organizzazione del lavoro portarono a una maggiore efficienza produttiva, ma anche a problemi di spersonalizzazione del lavoro. Il nuovo capitalismo richiedeva investimenti enormi, resi possibili dal contributo di banche, società finanziarie e azionisti privati, dando origine al capitalismo finanziario.
Vocabulary: Il capitalismo finanziario è un sistema economico in cui le banche e le istituzioni finanziarie giocano un ruolo centrale nel finanziamento delle imprese e nello sviluppo economico.
Per evitare i rischi di un'eccessiva concentrazione industriale e finanziaria, i vari paesi iniziarono a introdurre le prime leggi antitrust. In risposta alla Grande Depressione, alcuni stati adottarono misure protezionistiche, mentre altri, come l'Italia, optarono per un capitalismo di Stato.