La seconda rivoluzione industriale ha portato profondi cambiamenti nell'organizzazione del lavoro attraverso il Taylorismo e fordismo, due sistemi che hanno rivoluzionato la produzione industriale.
Il Taylorismo, sviluppato da Frederick Taylor, si basava sull'organizzazione scientifica del lavoro. Questo sistema prevedeva la scomposizione delle attività produttive in operazioni elementari, cronometrate e standardizzate per massimizzare l'efficienza. Gli operai venivano formati per svolgere compiti specifici e ripetitivi, eliminando i movimenti superflui. La catena di montaggio è stata l'applicazione pratica più importante di questi principi, permettendo una produzione in serie mai vista prima.
Il Fordismo ha poi perfezionato questi concetti nella produzione automobilistica. Henry Ford ha introdotto la catena di montaggio mobile nella sua fabbrica, rivoluzionando completamente il processo produttivo. Questo sistema ha permesso di ridurre drasticamente i tempi di produzione e i costi, rendendo possibile la produzione di massa di automobili a prezzi accessibili. Il Fordismo ha anche introdotto salari più alti per gli operai, creando così una nuova classe di consumatori. Questi cambiamenti hanno avuto un impatto profondo sulla società di massa durante la Belle époque, periodo caratterizzato da grande ottimismo e progresso tecnologico. Il capitalismo finanziario si è sviluppato parallelamente a questi cambiamenti, portando alla nascita di grandi gruppi industriali e bancari che hanno dominato l'economia dell'epoca.
La combinazione di Taylorismo e fordismo ha trasformato non solo l'industria ma l'intera società, creando nuovi modelli di consumo e di organizzazione del lavoro che hanno caratterizzato tutto il XX secolo. Questi sistemi, seppur con modifiche e adattamenti, continuano a influenzare l'organizzazione del lavoro anche nella produzione moderna.