La Repubblica Romana: Un Governo Complesso
Nel 509 a.C. Roma diventa una repubblica aristocratica - addio re, benvenuto potere patrizio! Questo nuovo governo si basa su tre pilastri: Senato, Magistrature e Assemblee cittadine.
Le magistrature hanno quattro caratteristiche comuni: sono elettive, non retribuite, collegiali e temporanee. I consoli (i più importanti) sono due e governano per un anno con pieni poteri - possono però usare il veto l'uno contro l'altro! I censori fanno il censimento ogni 5 anni, i questori gestiscono le finanze, i pretori amministrano la giustizia.
Il Senato è il vero "cuore" della repubblica: 300 senatori aristocratici che rimangono in carica a vita. Controllano esercito, finanze, religione e rapporti internazionali - praticamente tutto!
Le assemblee cittadine sono riservate ai maschi adulti con cittadinanza romana. I comizi centuriati (basati sulla ricchezza) eleggono consoli e pretori, i comizi tributi (basati sul territorio) eleggono le magistrature minori, mentre i concilia plebis sono solo per la plebe.
Problema sociale: I plebei non potevano permettersi di lasciare il lavoro per fare politica non retribuita - il controllo restava tutto ai patrizi!