Nuove potenze emergenti: l'ascesa del Nord Europa
Mentre l'Italia e la Spagna sprofondavano nella crisi, Province Unite, Inghilterra e Francia diventavano le nuove potenze mondiali. Il segreto del loro successo? Politiche commerciali aggressive, investimenti nella marina e prodotti di qualità a prezzi competitivi.
Gli olandesi furono particolarmente geniali: ridussero le coltivazioni di cereali per puntare su prodotti più redditizi, poi importarono il grano che serviva. Abbinarono questa strategia a un allevamento avanzato e a reti commerciali efficienti.
Nel Nuovo Mondo, la competizione si fece spietata. Francesi e inglesi si contesero il Nord America, mentre gli olandesi strapparono ai portoghesi il controllo dell'Indonesia e di Ceylon. Gli spagnoli, un tempo dominatori indiscussi, persero terreno ovunque.
I coloni europei in America del Nord considerarono i nativi americani come "selvaggi" da scacciare dalle terre migliori. Questo processo di espulsione sistematica dei "pellerossa" continuò per secoli, accompagnato dall'arrivo di missionari che volevano convertirli al cristianesimo.
I missionari gesuiti, come Matteo Ricci in Cina, rappresentavano un approccio diverso: non volevano sterminare le altre civiltà, ma convertirle e "civilizzarle" secondo i modelli europei.
Da ricordare: Il XVII secolo segna l'inizio del dominio economico del Nord Europa e l'espansione coloniale globale.