Le Guerre di Religione in Francia: Trent'anni di Sangue
In Francia il calvinismo si diffuse rapidamente, soprattutto tra borghesi e alcuni nobili come i Borbone. I calvinisti francesi, chiamati ugonotti, diventarono una forza politica oltre che religiosa, minacciando l'unità del regno cattolico.
Alla morte di Enrico II iniziò una crisi dinastica devastante. Caterina de' Medici cercò di mediare tra le fazioni dei Borbone (protestanti) e dei Guisa (cattolici), ma l'editto di Saint-Germain (1562) non soddisfò nessuno.
Il massacro di Wassy (1562) scatenò trent'anni di guerre civili. Il momento più tragico fu la strage di San Bartolomeo (1572): durante le nozze tra Margherita di Valois e Enrico di Borbone, i cattolici parigini massacrarono migliaia di ugonotti. L'Europa intera si divise: Spagna e Papa sostenevano i cattolici, Inghilterra e principi tedeschi gli ugonotti.
La "guerra dei tre Enrichi" si concluse con la morte di Enrico di Guisa (1588) e Enrico III (1589), lasciando solo Enrico di Borbone. Ma per governare un paese cattolico, dovette convertirsi: "Parigi val bene una messa!"
Svolta decisiva: L'editto di Nantes (1598) garantì libertà di culto agli ugonotti e 142 piazzeforti armate, creando uno "Stato nello Stato" che durerà fino a Luigi XIV.