Coperta dell'Evangeliario di Teodolinda
La Coperta dell'Evangeliario di Teodolinda è un prezioso contenitore per il manoscritto dei quattro Vangeli. È composta da due pannelli in oro zigrinato, riccamente decorati con cloisonnés di granati, gemme, perle e vetro. Le due facce sono racchiuse da una cornice geometrica e divise in quattro campi da una croce gemmata. In ogni campo si trova un elemento decorativo a forma di L con al centro cammei romani di reimpiego e pietre di diaspro verde incise con figure sacre.
Highlight: La coperta rappresenta una fusione tra l'arte orafa barbarica e la tradizione romana.
La Chioccia con sette pulcini è un'opera in lamina d'argento dorato su anima di legno, arricchita con gemme e vetri. Gli animali sono raffigurati nell'atto di beccare semi.
Definition: Quest'opera è stata interpretata come allegoria della Chiesa che protegge i fedeli, auspicio di fecondità per la regina o simbolo della continuità della vita dopo la morte.
La Croce di Agilulfo, probabilmente in origine parte della corona di Teodolinda, è realizzata in oro con vetri, acquemarine, perle e smeraldi. Alta più di 20 cm, ha bracci svasati e sei pendagli a goccia.
La Lamina di Agilulfo, parte dell'elmo del re, è in bronzo dorato e raffigura l'incoronazione del sovrano circondato da figure simboliche.
Vocabulary: Sbalzo: tecnica di lavorazione dei metalli che consiste nel modellare la superficie dal retro per creare rilievi.
Il Pluteo con i pavoni affrontati e l'Altare di Ratchis mostrano una fusione di elementi classici e longobardi, con una tendenza antinaturalistica tipica dell'arte altomedievale.