"Mentre por competir con tu cabello" - Góngora
Questo sonetto del 1582 rappresenta la versione barocca del carpe diem rinascimentale. Góngora descrive la bellezza femminile e il suo declino nel tempo, utilizzando il topos della descriptio puellae (descrizione della donna perfetta).
Il poeta associa la bellezza della donna a immagini e colori preziosi: capelli come oro brunito, fronte bianca come giglio, labbra rosse come garofano, collo come cristallo lucente. L'invito è a godere della bellezza prima che appassisca.
Le figure retoriche abbondano: anafora di "mientras que", metafore elaborate (oro bruñido per i capelli), encabalgamenti che creano fluidità. Il verso finale - "en tierra, en humo, en polvo, en sombra, en nada" - usa l'asindeto per sottolineare l'inganno della vita.
Il sonetto segue la struttura classica con versi endecasillabi e schema rimico ABBA-ABBA-CDC-DCD. La natura descritta è sensuale più che idillica, tipica della sensibilità barocca che privilegia l'intensità emotiva.
Tecnica poetica: Góngora trasforma ogni elemento del viso in una metafora preziosa!