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L'apparato scheletrico

27/9/2022

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L'apparato scheletrico
L'apparato scheletrico è composto dall'unione di tessuti
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L'apparato scheletrico L'apparato scheletrico è composto dall'unione di tessuti diversi che danno forma alle ossa, le quali insieme formano lo scheletro. Lo scheletro è l'apparato che serve al sostegno, alla difesa e al movimento del corpo umano. Produce anche sostanze importanti per l'attività delle cellule, come parti del sangue, minerali e ormoni. Nel tessuto Osseo è presente l'osteocalcina che funziona come un ormone. La forma delle ossa Ossa lunghe: agiscono come leve per far alzare e abbassare gli arti, si sviluppano in lunghezza. Il corpo centrale si chiama diafisi, le due porzioni periferiche epifisi. Ossa brevi: sostengono carichi elevati e prolungati, si sviluppano in ogni dimensione in egual misura. Ossa piatte: svolgono una funzione protettiva, hanno uno spessore minimo e una superficie estesa. Epifisi prossimale Diafisi Osso lungo (Femore) Epifisi distale La struttura delle ossa Le ossa sono formate da 3 tipi di tessuto connettivo: Il tessuto osseo È un tessuto connettivo le cui cellule sono immerse in una sostanza intracellulare, chiamata sostanza fondamentale, molto compatta, ricca di fibre di collagene e catene proteiche che rendono l'osso flessibile ed elastico. Vi si depositano sali minerali, che formano cristalli di idrossiapatite che conferiscono al tessuto resistenza. La sostanza fondamentale è organizzata in lamelle disposte in maniera concentrica attorno a piccoli canali, attraversati da vasi sanguigni e fibre nervose. Immersi in questa sostanza si trovano gli osteociti, cellule ossee dotate di sottili prolungamenti che le mettono in comunicazione con i...

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Didascalia alternativa:

canali per nutrirsi. Il tessuto osseo si distingue in base alla disposizione delle lamelle: Tessuto compatto: le lamelle sono strettamente addossate; si trova nella diafisi delle ossa lunghe e nella porzione più superficiale di tutti i tipi di ossa. Tessuto spugnoso: le lamelle si intersecano lasciando fra loro ampie lacune, che contengono midollo osseo giallo o rosso; si trova nell'epifisi delle ossa lunghe e nella parte più interna delle ossa. Il tessuto osseo è rivestito da una membrana detta periostio, che protegge l'osso e contribuisce a nutrirlo, inoltre, se stimolato produce nuovo tessuto osseo, processo detto "rimaneggiamento osseo”. Il rimaneggiamento osseo ha inizio dagli osteociti: essi rilasciano sostanze che attivano gli osteoclasti, cellule che quando vengono sollecitate demoliscono il vecchio tessuto e rimettono in circolazione fosfato e calcio di cui è costituito. Il processo si conclude con la costruzione di nuovo tessuto osseo da parte degli osteoblasti, cellule presenti nella superficie interna del periostio: essi producono il collagene su cui si depositano sali minerali. Nel corso della vita lo scheletro si rinnova fino a 10 volte: fino ai 20 anni: < produzione tessuto osseo tra 20 e 40 anni: produzione = distruzione dopo i 40 anni: < distruzione tessuto osseo Il midollo osseo Il midollo osseo è una sostanza molle che si trova all'interno delle cavità ossee, ve ne sono due tipi: Il midollo giallo: costituito da grasso e tessuto connettivo, nel quale si trovano vasi sanguigni, nervi e cellule midollari. Il midollo rosso: contiene più cellule midollari del giallo ed è formato da cellule dalle quali nascono tutti gli elementi del sangue: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. La cartilagine La cartilagine costituisce l'impalcatura di alcuni organi e ricopre le estremità delle ossa in corrispondenza delle articolazioni, per questo è chiamata cartilagine articolare: la sua superficie liscia protegge le ossa che vengono a contatto fra loro, evitando lo sfregamento, permettendo ai capi articolari di scorrere l'uno sull'altro. Fino alla fine della pubertà tra la diafisi e le epifisi delle ossa lunghe esiste una zona di transizione costituita dalla cartilagine di coniugazione (metafisi), che rappresenta la zona di accrescimento delle ossa. Una volta completata l'ossificazione della metafisi, attorno ai 20 anni lo sviluppo della statura dell'individuo si arresta. Com'è fatto lo scheletro "La struttura dello scheletro: le vertebre sono elementi sovrapposti che costituiscono la colonna vertebrale. All'estremità superiore sono connesse al cranio; agli arti superiori si collegano tramite le scapole e le clavicole (cingolo scapolare), agli arti inferiori tramite le anche (cingolo pelvico). Alla nascita le ossa sono 270, nell'adulto 206. Lo scheletro rappresenta il 20% del peso corporeo. Le ossa sono connesse tra loro tramite legamenti e articolazioni, ed esteriormente presentano irregolarità sulle quali si inseriscono muscoli e tendini. scheletro assile: è formato da 80 ossa che compongono la testa, la gabbia toracica e la colonna vertebrale; ha la funzione di sostenere e proteggere gli organi interni. scheletro appendicolare: è formato da 120 ossa che compongono gli arti superiori e inferiori. Le ossa della testa Si compone delle ossa del cranio e della faccia: Cranio: è costituito da 8 ossa: il frontale, l'etmoide, lo sfenoide, l'occipitale, i due parietali e i due temporali. le ossa sono unite fra loro da dentellature, che si incastrano in un'unica struttura chiamata scatola cranica. Nel neonato i margini fra le ossa, le suture, sono di membrana fibrosa e si chiamano fontanelle, ed hanno lo scopo di permettere la crescita del cervello. La scatola cranica Osso frontale Osso sfenoide Osso etmoide Osso nasale Osso lacrimale Osso zigomatico Osso mascellare Mandibola Sutura coronale MAAN Processo stiloide Osso parietale Sutura lambdoidea Osso occipitale Sutura squamosa Osso temporale contiene e protegge l'encefalo. Alla base del cranio è presente un foro circolare, detto forame magno, che permette il collegamento con la colonna vertebrale e dell'encefalo al midollo spinale. Faccia: è formata da 14 ossa: la mandibola, il vomere, le due palatine, le due nasali, le due zigomatiche, le due lacrimali, le due mascellari e le due turbinati o cornetti nasali; in esse ci sono gli organi della vista, dell'udito e dell'olfatto. Per incrementare questi sensi attorno al naso, alle guance e agli occhi sono collocate cavità dette seni paranasali. Le ossa del tronco La struttura ossea del tronco è formata dalla gabbia toracica, dalla colonna vertebrale e dal bacino: Gabbia toracica: è costituita da 12 paia di coste che si saldano nello sterno, un osso piatto e lungo. le coste si dividono in sternali (7), asternali (3) e fluttuanti (2). la gabbia toracica e un involucro protettivo dove alloggiano cuore, polmoni ed esofago. Le coste sternali si uniscono direttamente allo sterno ("coste vere"), le coste asternali si uniscono allo sterno tramite la cartilagine della settima costa (“coste false”), le coste fluttuanti non sono unita allo sterno ("coste libere"). Coste vere Coste false Coste fluttuanti Cartilagini costali Sterno Vertebre toracice Colonna vertebrale: è la struttura portante del corpo umano: ha la funzione statica, di sostegno, dinamica e protettiva; è costituita da 33-34 vertebre, ossa brevi sovrapposte verticalmente, si distinguono in: • vertebre cervicali (7): sostengono il capo e gli permettono il movimento • vertebre dorsali (12): sostengono la gabbia toracica consentendo il movimento al busto (ruotare, in avanti e indietro) • vertebre lombari (5): sostengono la maggior parte del peso del corpo e permettono il movimento al busto (ruotare, in avanti, indietro e lateralmente) ● • vertebre sacrali (5): sono fuse tra loro e con le ossa del bacino per non fare oscillare il tronco • vertebre coccigee (4 o 5): formano una coda primitiva, trasmettono il peso del corpo e del bacino alle gambe. La colonna vertebrale vista di fronte ha una forma rettilinea, di lato presenta delle curvature contrapposte, dove si alternano curvature concavità posteriore, lordosi (cervicale e lombare), e con convessità posteriore, cifosi (dorsale e sacrale). Le curve del rachide permettono una migliore e più efficace distribuzione dei carichi, assicurata da dischi elastici e ammortizzanti che separano le vertebre, detti dischi intervertebrali, permettendo il movimento della colonna. Ossa del bacino: è formato da anca, ileo, ischio e pube. L'anca destra e l'anca sinistra si articolano con l'osso sacro e con la sinfisi pubica, formando così il cingolo pelvico, che svolge la funzione di sostegno per la parte superiore dello scheletro assile e di piano d'appoggio degli arti inferiori. Le ossa degli arti superiori Tutto l'arco superiore, attraverso l'omero, è connesso al tronco tramite il cingolo scapolare, che permette al braccio di ruotare. ogni arto superiore è formato da 32 ossa, catalogate a seconda della regione di appartenenza: spalla, braccio, avambraccio e mano. Spalla: è formata da scapola e clavicola: la scapola è un osso piatto di forma triangolare, situato posteriormente al torace. Le scapole sono ossa pari, cioè in posizione simmetrica, ed articolano il tronco all'arto superiore. La clavicola è un osso lungo a forma di S orizzontale; e articolata con la acromion della scapola e lo sterno, permette movimento all'arto superiore, protegge i nervi e vasi sanguigni e trasmette gli urti fisici provocati dall'arto superiore allo scheletro assile. Braccio: lo scheletro del braccio è costituito dall'omero, un osso lungo. alle sue estremità sono presenti due epifisi, l'epifisi prossimale (superiore) e la parte di osso vicino alla scapola, di forma arrotondata e con ampia superficie articolare, rivestita di cartilagine, che permette ampi movimenti al braccio; l'epifisi distale (inferiore) è la parte di osso vicina all'ulna e al radio, si articola lateralmente con il radio e medialmente con l'ulna tramite la troclea; l'articolazione del gomito e quindi formato da omero, ulna e radio. Avambraccio: è formato da radio e ulna. l'ulna si articola con il radio e con l'omero nel gomito; il radio si trova tra gomito e polso, disposto di fianco all'ulna, è un osso pari è lungo. Inferiormente si articola con le ossa del polso e permette i movimenti di flessione, estensione, circonduzione e adduzione della mano. Mano: è costituita da 27 piccole ossa che permettono la flessione delle dita. Si suddividono in: carpo: composto da 8 ossa brevi disposte su due file ● metacarpo: composto da 5 ossa • dita: composte da 14 falangi, tre per ogni dito, tranne il pollice che ne ha due. Le ossa degli arti inferiori L'arto inferiore è formato dalle regioni di coscia, gamba e piede. Coscia: comprende femore e rotula. Il femore e l'osso più lungo e robusto dello scheletro; l'estremità superiore (epifisi prossimale) ha forma rotondeggiante ed è rivestita di cartilagine. L'estremità inferiore (epifisi distale) articolandosi con rotula e tibia, tramite condili femorali, si origina l'articolazione del ginocchio. La rotula è un osso piatto a forma triangolare con la base in alto, funzione di rafforzare il tendine all'attrazione e funge da scudo difensivo in caso di cadute o urti. +3 Gamba: comprende la tibia e il perone. Nell'epifisi prossimale la tibia si articola con il femore grazie ai condili, strutture ricoperte di cartilagini a forma di c: l'articolazione del ginocchio. Nelle epifisi di tibia e perone sono presenti due sporgenze dette malleoli. il perone presenta una struttura più corta e sottile rispetto alla tibia, lateralmente si articola con la tibia e l'astragalo (osso del piede). Piede: è costituito da 26 piccole ossa. Si divide in: • tarso: composto da 7 ossa • metatarso: composto da 5 ossa dita: composte dalle falangi, tre per ogni dito, tranne l'alluce che ne ha due. Queste ossa hanno la funzione di sostegno della stazione eretta, assorbendo il carico trasmesso dall'arto inferiore. Il tarso è composto dal calcagno, l'astragalo, il navicolare o scafoide, il cuboide e il cuneiforme I, II, III: insieme formano l'arco plantare. l'astragalo e il calcagno costituiscono la caviglia, articolazione che permette i movimenti di flessione, estensione e rotazione esterna e interna del piede.