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6 dic 2025

1483

7 pagine

Introduzione alla Struttura dell'Atomo: Frequenza e Configurazione

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marle @marlee_

La struttura dell'atomo è un argomento fondamentale che ci aiuta a comprendere come la materia è organizzata a... Mostra di più

# La struttura dell' atomo

La doppia natura della luce

Quasi tutto quello che sappiamo sulla struttura elettronica degli atomi viene dall'

La doppia natura della luce

La luce possiede una natura duplice si comporta sia come un'onda che come particella. Questa scoperta rivoluzionaria, confermata all'inizio del Novecento da Max Planck e Albert Einstein, ha cambiato radicalmente il nostro modo di comprendere l'atomo.

I fenomeni ondulatori sono caratterizzati da tre grandezze fondamentali la frequenza (ν), misurata in Hertz, che indica il numero di oscillazioni complete in un secondo; la lunghezza d'onda (λ), che rappresenta la distanza dopo la quale un'onda si ripete identicamente; e la velocità di propagazione, che per le radiazioni elettromagnetiche nel vuoto è pari alla velocità della luce c=3,00108m/sc = 3,00·10⁸ m/s. Queste grandezze sono legate dalla formula c = λν.

Le radiazioni elettromagnetiche formano uno spettro di cui solo una piccola parte è visibile all'occhio umano. La luce bianca del sole è in realtà policromatica quando attraversa un prisma, si scompone in uno spettro continuo di colori.

Lo sapevi? Quando la luce passa attraverso un ostacolo con dimensioni simili alla sua lunghezza d'onda, si verifica il fenomeno della diffrazione, creando frange di interferenza che dimostrano la natura ondulatoria della luce.

La luminosità delle frange dipende dal tipo di interferenza nelle zone chiare le onde si sommano (interferenza positiva), mentre nelle zone scure si annullano (interferenza negativa).

# La struttura dell' atomo

La doppia natura della luce

Quasi tutto quello che sappiamo sulla struttura elettronica degli atomi viene dall'

I fotoni e la luce degli atomi

Quando la luce interagisce con la materia, emerge la sua natura corpuscolare. Questo si osserva nell'effetto fotoelettrico un fascio luminoso può espellere elettroni da un metallo, ma solo se la sua frequenza supera un valore di soglia specifico.

La luce è composta da fotoni, particelle prive di massa e carica che trasportano energia. L'energia di un fotone è data dalla formula E = h·ν = h·c/λ, dove h è la costante di Planck (6,63·10⁻³⁴ J·s). Quindi, maggiore è la frequenza (o minore la lunghezza d'onda), maggiore è l'energia trasportata dal fotone.

Questi due aspetti della luce si uniscono perfettamente nella propagazione si comporta come un'onda, mentre nell'interazione con la materia si manifesta come particella (fotone). Questa natura discontinua della luce è fondamentale per comprendere la struttura atomica.

Attenzione! Non confondere i fotoni con particelle di materia sono privi di massa e di carica, ma trasportano energia in modo quantizzato.

Studiando la luce emessa dagli elementi, possiamo ottenere informazioni preziose sulla struttura atomica. Mentre un corpo incandescente emette uno spettro continuo, i gas rarefatti ad alta temperatura producono uno spettro a righe, formato da linee colorate distinte. Ogni elemento chimico produce uno spettro a righe caratteristico, che funziona come una vera e propria "impronta digitale" utilizzata per identificare gli elementi.

# La struttura dell' atomo

La doppia natura della luce

Quasi tutto quello che sappiamo sulla struttura elettronica degli atomi viene dall'

L'atomo di idrogeno secondo Bohr

Il modello atomico di Rutherford (modello planetario) presentava un problema secondo le leggi dell'elettromagnetismo, gli elettroni in rotazione dovrebbero emettere energia e cadere rapidamente sul nucleo. Nel 1913, Niels Bohr risolse questo dilemma applicando la teoria quantistica all'atomo.

Nel modello di Bohr, l'elettrone può occupare solo determinate orbite stazionarie con energia quantizzata, senza emettere o assorbire energia mentre si trova in esse. L'energia di un'orbita è calcolata con la formula E = -K/n², dove K è una costante e n è il numero quantico principale, che può assumere solo valori interi positivi.

Lo stato con energia più bassa n=1n=1 è detto stato fondamentale, mentre quelli con energia superiore sono stati eccitati. Gli elettroni possono passare da un'orbita all'altra solo attraverso salti quantici, assorbendo o emettendo un fotone la cui energia corrisponde esattamente alla differenza energetica tra le orbite.

Importante! Il modello di Bohr spiega perfettamente lo spettro dell'idrogeno, ma non riesce a giustificare gli spettri degli altri elementi.

Nel 1924, Louis de Broglie propose che tutte le particelle in movimento, inclusi gli elettroni, possiedono proprietà ondulatorie. La lunghezza d'onda associata a un corpo è data dalla formula λ = h/(m·v). Per gli elettroni, questa lunghezza d'onda è sufficientemente grande da mostrare comportamenti ondulatori osservabili.

Werner Heisenberg formulò nel 1927 il principio di indeterminazione, secondo cui è impossibile conoscere contemporaneamente e con precisione assoluta sia la posizione che la velocità di un elettrone ΔxmΔvh/4πΔx·m·Δv ≥ h/4π. Questa limitazione fondamentale rende impossibile assegnare agli elettroni orbite precise come quelle immaginate da Bohr.

# La struttura dell' atomo

La doppia natura della luce

Quasi tutto quello che sappiamo sulla struttura elettronica degli atomi viene dall'

L'elettrone e la meccanica quantistica

Gli esperimenti di diffrazione con elettroni hanno confermato la loro natura ondulatoria. Un fenomeno sorprendente si osserva nell'esperimento della doppia fenditura gli elettroni invitati uno alla volta formano gradualmente figure di diffrazione, come se ogni singolo elettrone interferisse con se stesso.

La meccanica quantistica è il ramo della fisica che descrive il comportamento di elettroni, fotoni e altre particelle microscopiche usando leggi statistiche. Non può predire con certezza il comportamento di una singola particella, ma solo la probabilità di trovare la particella in una certa posizione.

Quando un elettrone si muove attorno al nucleo, l'onda associata deve essere un'onda stazionaria, con lunghezze d'onda quantizzate. Questo spiega perché l'energia dell'elettrone è anch'essa quantizzata.

Fondamentale! La meccanica quantistica non ci dice dove si trova esattamente un elettrone, ma solo la probabilità di trovarlo in varie regioni dell'atomo.

Per descrivere matematicamente il comportamento ondulatorio dell'elettrone, si utilizza la funzione d'onda ψ(x,y,z,t). Il suo quadrato (ψ²) fornisce la probabilità di trovare l'elettrone in un dato punto dello spazio. Questa probabilità è maggiore vicino al nucleo e diminuisce allontanandosi da esso.

L'equazione d'onda di Schrödinger, formulata nel 1926, ha come incognita proprio la funzione d'onda. La soluzione di questa equazione per un dato sistema atomico ci fornisce tutte le informazioni possibili sullo stato dell'elettrone in quel sistema.

# La struttura dell' atomo

La doppia natura della luce

Quasi tutto quello che sappiamo sulla struttura elettronica degli atomi viene dall'

Numeri quantici e orbitali

La funzione d'onda che contiene una particolare terna di numeri quantici è chiamata orbitale. Non si tratta di un'orbita nel senso classico, ma di una descrizione matematica che consente di calcolare la probabilità di trovare l'elettrone in qualunque punto dell'atomo.

Esistono quattro numeri quantici che descrivono completamente lo stato di un elettrone

  1. Il numero quantico principale (n) determina l'energia dell'elettrone e può assumere valori interi positivi (1, 2, 3...). All'aumentare di n, aumenta la distanza media dell'elettrone dal nucleo e la sua energia. Il numero di orbitali in un livello energetico è n².

  2. Il numero quantico secondario (l) può assumere valori interi da 0 a n-1 e determina la forma dell'orbitale. I diversi valori di l corrispondono a diversi tipi di orbitali, indicati con le lettere s l=0l=0, p l=1l=1, d l=2l=2 e f l=3l=3.

  3. Il numero quantico magnetico (m) può assumere valori interi da -l a +l e definisce l'orientazione spaziale dell'orbitale. Determina anche il numero di orbitali per ciascun sottolivello 1 orbitale s, 3 orbitali p, 5 orbitali d e 7 orbitali f.

Ricorda! La notazione completa di un orbitale include il numero quantico principale seguito dalla lettera del sottolivello (es 2p indica un orbitale p nel secondo livello energetico).

  1. Il numero quantico di spin (ms) può assumere solo due valori +½ o -½. Rappresenta una proprietà intrinseca dell'elettrone che possiamo immaginare come una rotazione su se stesso in senso orario o antiorario.

La tabella mostra come sono distribuiti i numeri quantici nei vari livelli e sottolivelli, insieme al numero massimo di elettroni che ciascun tipo di orbitale può contenere.

# La struttura dell' atomo

La doppia natura della luce

Quasi tutto quello che sappiamo sulla struttura elettronica degli atomi viene dall'

Forma degli orbitali e configurazione elettronica

La forma degli orbitali è determinata dal numero quantico secondario l, mentre il loro volume dipende anche dal numero quantico principale n. Gli orbitali s hanno una forma sferica con il nucleo al centro, mentre gli orbitali p hanno una forma a doppio lobo con il nucleo al punto di congiunzione. Gli orbitali d presentano quattro lobi, e gli orbitali f hanno forme ancora più complesse.

Nonostante queste diverse forme di orbitali, la distribuzione complessiva degli elettroni in un atomo isolato è sempre sferica, con zone di maggiore o minore densità elettronica.

L'equazione d'onda fornisce soluzioni esatte solo per l'atomo di idrogeno. Negli atomi con più elettroni, ogni elettrone risente non solo dell'attrazione del nucleo, ma anche della repulsione degli altri elettroni. Questo crea differenze energetiche tra i sottolivelli di uno stesso livello, modificando l'ordine di riempimento degli orbitali.

Importante! La configurazione elettronica di un atomo rappresenta la distribuzione dei suoi elettroni negli orbitali in ordine crescente di energia.

Per scrivere la configurazione elettronica si riporta il valore del numero quantico principale, seguito dalla lettera del tipo di orbitale con un esponente che indica il numero di elettroni in quel sottolivello. Ad esempio, 1s² indica che ci sono 2 elettroni nell'orbitale s del primo livello energetico.

La somma di tutti gli esponenti deve essere uguale al numero atomico dell'elemento (numero di protoni), affinché l'atomo sia neutro. La configurazione elettronica può essere abbreviata usando il simbolo del gas nobile precedente tra parentesi quadre, seguito dagli orbitali del livello energetico incompleto.

# La struttura dell' atomo

La doppia natura della luce

Quasi tutto quello che sappiamo sulla struttura elettronica degli atomi viene dall'

Principio di Aufbau e regola di Hund

Per scrivere la configurazione elettronica di un atomo nel suo stato fondamentale, si segue il principio di Aufbau (costruzione). Secondo questo principio, si distribuiscono gli elettroni negli orbitali in ordine di energia crescente, completando prima gli orbitali a energia più bassa.

L'ordine di riempimento degli orbitali segue generalmente questa sequenza 1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s, 4d, 5p, 6s... Tuttavia, alcuni elementi come il cromo (Cr) presentano anomalie, con configurazioni leggermente diverse da quelle previste.

La regola di Hund stabilisce che nella configurazione elettronica più stabile, gli elettroni appartenenti a un medesimo sottolivello tendono ad assumere lo stesso spin, occupando orbitali diversi prima di accoppiarsi. Questo avviene perché gli elettroni con lo stesso spin si respingono meno di quelli con spin opposti.

Ricorda questi tre principi fondamentali

  1. Ogni orbitale può contenere al massimo due elettroni con spin opposti (principio di esclusione di Pauli)
  2. Gli elettroni occupano prima gli orbitali a energia più bassa (principio di Aufbau)
  3. In orbitali con la stessa energia, gli elettroni si distribuiscono uno per orbitale con spin paralleli prima di accoppiarsi (regola di Hund)

Per rappresentare visivamente la configurazione elettronica, si usa spesso il diagramma a caselle, dove ogni orbitale è rappresentato da un quadratino e gli elettroni da frecce (↑ o ↓) che indicano il loro spin. Questo metodo permette di visualizzare facilmente la distribuzione degli elettroni e verificare l'applicazione della regola di Hund.

Queste regole ci aiutano a comprendere le proprietà chimiche degli elementi e il modo in cui formano legami chimici, rendendo possibile prevedere il comportamento degli atomi nelle reazioni chimiche.

Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

Che cos'è l'assistente AI di Knowunity?

Il nostro assistente AI è costruito specificamente per le esigenze degli studenti. Sulla base dei milioni di contenuti presenti sulla piattaforma, possiamo fornire agli studenti risposte davvero significative e pertinenti. Ma non si tratta solo di risposte, l'assistente è in grado di guidare gli studenti attraverso le loro sfide quotidiane di studio, con piani di studio personalizzati, quiz o contenuti nella chat e una personalizzazione al 100% basata sulle competenze e sugli sviluppi degli studenti.

Dove posso scaricare l'applicazione Knowunity?

È possibile scaricare l'applicazione dal Google Play Store e dall'Apple App Store.

Knowunity è davvero gratuita?

Sì, hai accesso completamente gratuito a tutti i contenuti nell'app e puoi chattare o seguire i Creatori in qualsiasi momento. Sbloccherai nuove funzioni crescendo il tuo numero di follower. Inoltre, offriamo Knowunity Premium, che consente di studiare senza alcun limite!!

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4.8/5

Google Play

L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

utente iOS

È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

utente Android

Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

utente iOS

L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

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Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

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Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

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È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

Anastasia

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Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

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moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

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L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

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A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

utente Android

Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

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L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

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in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

Chiara

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Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

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marle

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La struttura dell'atomo è un argomento fondamentale che ci aiuta a comprendere come la materia è organizzata a livello microscopico. Per capirla, dobbiamo prima esplorare la doppia natura della luce e come questa ci ha permesso di scoprire i segreti... Mostra di più

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La doppia natura della luce

La luce possiede una natura duplice: si comporta sia come un'onda che come particella. Questa scoperta rivoluzionaria, confermata all'inizio del Novecento da Max Planck e Albert Einstein, ha cambiato radicalmente il nostro modo di comprendere l'atomo.

I fenomeni ondulatori sono caratterizzati da tre grandezze fondamentali: la frequenza (ν), misurata in Hertz, che indica il numero di oscillazioni complete in un secondo; la lunghezza d'onda (λ), che rappresenta la distanza dopo la quale un'onda si ripete identicamente; e la velocità di propagazione, che per le radiazioni elettromagnetiche nel vuoto è pari alla velocità della luce c=3,00108m/sc = 3,00·10⁸ m/s. Queste grandezze sono legate dalla formula: c = λν.

Le radiazioni elettromagnetiche formano uno spettro di cui solo una piccola parte è visibile all'occhio umano. La luce bianca del sole è in realtà policromatica: quando attraversa un prisma, si scompone in uno spettro continuo di colori.

Lo sapevi? Quando la luce passa attraverso un ostacolo con dimensioni simili alla sua lunghezza d'onda, si verifica il fenomeno della diffrazione, creando frange di interferenza che dimostrano la natura ondulatoria della luce.

La luminosità delle frange dipende dal tipo di interferenza: nelle zone chiare le onde si sommano (interferenza positiva), mentre nelle zone scure si annullano (interferenza negativa).

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Quando la luce interagisce con la materia, emerge la sua natura corpuscolare. Questo si osserva nell'effetto fotoelettrico: un fascio luminoso può espellere elettroni da un metallo, ma solo se la sua frequenza supera un valore di soglia specifico.

La luce è composta da fotoni, particelle prive di massa e carica che trasportano energia. L'energia di un fotone è data dalla formula: E = h·ν = h·c/λ, dove h è la costante di Planck (6,63·10⁻³⁴ J·s). Quindi, maggiore è la frequenza (o minore la lunghezza d'onda), maggiore è l'energia trasportata dal fotone.

Questi due aspetti della luce si uniscono perfettamente: nella propagazione si comporta come un'onda, mentre nell'interazione con la materia si manifesta come particella (fotone). Questa natura discontinua della luce è fondamentale per comprendere la struttura atomica.

Attenzione! Non confondere i fotoni con particelle di materia: sono privi di massa e di carica, ma trasportano energia in modo quantizzato.

Studiando la luce emessa dagli elementi, possiamo ottenere informazioni preziose sulla struttura atomica. Mentre un corpo incandescente emette uno spettro continuo, i gas rarefatti ad alta temperatura producono uno spettro a righe, formato da linee colorate distinte. Ogni elemento chimico produce uno spettro a righe caratteristico, che funziona come una vera e propria "impronta digitale" utilizzata per identificare gli elementi.

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Nel modello di Bohr, l'elettrone può occupare solo determinate orbite stazionarie con energia quantizzata, senza emettere o assorbire energia mentre si trova in esse. L'energia di un'orbita è calcolata con la formula: E = -K/n², dove K è una costante e n è il numero quantico principale, che può assumere solo valori interi positivi.

Lo stato con energia più bassa n=1n=1 è detto stato fondamentale, mentre quelli con energia superiore sono stati eccitati. Gli elettroni possono passare da un'orbita all'altra solo attraverso salti quantici, assorbendo o emettendo un fotone la cui energia corrisponde esattamente alla differenza energetica tra le orbite.

Importante! Il modello di Bohr spiega perfettamente lo spettro dell'idrogeno, ma non riesce a giustificare gli spettri degli altri elementi.

Nel 1924, Louis de Broglie propose che tutte le particelle in movimento, inclusi gli elettroni, possiedono proprietà ondulatorie. La lunghezza d'onda associata a un corpo è data dalla formula: λ = h/(m·v). Per gli elettroni, questa lunghezza d'onda è sufficientemente grande da mostrare comportamenti ondulatori osservabili.

Werner Heisenberg formulò nel 1927 il principio di indeterminazione, secondo cui è impossibile conoscere contemporaneamente e con precisione assoluta sia la posizione che la velocità di un elettrone ΔxmΔvh/4πΔx·m·Δv ≥ h/4π. Questa limitazione fondamentale rende impossibile assegnare agli elettroni orbite precise come quelle immaginate da Bohr.

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La meccanica quantistica è il ramo della fisica che descrive il comportamento di elettroni, fotoni e altre particelle microscopiche usando leggi statistiche. Non può predire con certezza il comportamento di una singola particella, ma solo la probabilità di trovare la particella in una certa posizione.

Quando un elettrone si muove attorno al nucleo, l'onda associata deve essere un'onda stazionaria, con lunghezze d'onda quantizzate. Questo spiega perché l'energia dell'elettrone è anch'essa quantizzata.

Fondamentale! La meccanica quantistica non ci dice dove si trova esattamente un elettrone, ma solo la probabilità di trovarlo in varie regioni dell'atomo.

Per descrivere matematicamente il comportamento ondulatorio dell'elettrone, si utilizza la funzione d'onda ψ(x,y,z,t). Il suo quadrato (ψ²) fornisce la probabilità di trovare l'elettrone in un dato punto dello spazio. Questa probabilità è maggiore vicino al nucleo e diminuisce allontanandosi da esso.

L'equazione d'onda di Schrödinger, formulata nel 1926, ha come incognita proprio la funzione d'onda. La soluzione di questa equazione per un dato sistema atomico ci fornisce tutte le informazioni possibili sullo stato dell'elettrone in quel sistema.

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La funzione d'onda che contiene una particolare terna di numeri quantici è chiamata orbitale. Non si tratta di un'orbita nel senso classico, ma di una descrizione matematica che consente di calcolare la probabilità di trovare l'elettrone in qualunque punto dell'atomo.

Esistono quattro numeri quantici che descrivono completamente lo stato di un elettrone:

  1. Il numero quantico principale (n) determina l'energia dell'elettrone e può assumere valori interi positivi (1, 2, 3...). All'aumentare di n, aumenta la distanza media dell'elettrone dal nucleo e la sua energia. Il numero di orbitali in un livello energetico è n².

  2. Il numero quantico secondario (l) può assumere valori interi da 0 a n-1 e determina la forma dell'orbitale. I diversi valori di l corrispondono a diversi tipi di orbitali, indicati con le lettere s l=0l=0, p l=1l=1, d l=2l=2 e f l=3l=3.

  3. Il numero quantico magnetico (m) può assumere valori interi da -l a +l e definisce l'orientazione spaziale dell'orbitale. Determina anche il numero di orbitali per ciascun sottolivello: 1 orbitale s, 3 orbitali p, 5 orbitali d e 7 orbitali f.

Ricorda! La notazione completa di un orbitale include il numero quantico principale seguito dalla lettera del sottolivello (es: 2p indica un orbitale p nel secondo livello energetico).

  1. Il numero quantico di spin (ms) può assumere solo due valori: +½ o -½. Rappresenta una proprietà intrinseca dell'elettrone che possiamo immaginare come una rotazione su se stesso in senso orario o antiorario.

La tabella mostra come sono distribuiti i numeri quantici nei vari livelli e sottolivelli, insieme al numero massimo di elettroni che ciascun tipo di orbitale può contenere.

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Forma degli orbitali e configurazione elettronica

La forma degli orbitali è determinata dal numero quantico secondario l, mentre il loro volume dipende anche dal numero quantico principale n. Gli orbitali s hanno una forma sferica con il nucleo al centro, mentre gli orbitali p hanno una forma a doppio lobo con il nucleo al punto di congiunzione. Gli orbitali d presentano quattro lobi, e gli orbitali f hanno forme ancora più complesse.

Nonostante queste diverse forme di orbitali, la distribuzione complessiva degli elettroni in un atomo isolato è sempre sferica, con zone di maggiore o minore densità elettronica.

L'equazione d'onda fornisce soluzioni esatte solo per l'atomo di idrogeno. Negli atomi con più elettroni, ogni elettrone risente non solo dell'attrazione del nucleo, ma anche della repulsione degli altri elettroni. Questo crea differenze energetiche tra i sottolivelli di uno stesso livello, modificando l'ordine di riempimento degli orbitali.

Importante! La configurazione elettronica di un atomo rappresenta la distribuzione dei suoi elettroni negli orbitali in ordine crescente di energia.

Per scrivere la configurazione elettronica si riporta il valore del numero quantico principale, seguito dalla lettera del tipo di orbitale con un esponente che indica il numero di elettroni in quel sottolivello. Ad esempio, 1s² indica che ci sono 2 elettroni nell'orbitale s del primo livello energetico.

La somma di tutti gli esponenti deve essere uguale al numero atomico dell'elemento (numero di protoni), affinché l'atomo sia neutro. La configurazione elettronica può essere abbreviata usando il simbolo del gas nobile precedente tra parentesi quadre, seguito dagli orbitali del livello energetico incompleto.

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Principio di Aufbau e regola di Hund

Per scrivere la configurazione elettronica di un atomo nel suo stato fondamentale, si segue il principio di Aufbau (costruzione). Secondo questo principio, si distribuiscono gli elettroni negli orbitali in ordine di energia crescente, completando prima gli orbitali a energia più bassa.

L'ordine di riempimento degli orbitali segue generalmente questa sequenza: 1s, 2s, 2p, 3s, 3p, 4s, 3d, 4p, 5s, 4d, 5p, 6s... Tuttavia, alcuni elementi come il cromo (Cr) presentano anomalie, con configurazioni leggermente diverse da quelle previste.

La regola di Hund stabilisce che nella configurazione elettronica più stabile, gli elettroni appartenenti a un medesimo sottolivello tendono ad assumere lo stesso spin, occupando orbitali diversi prima di accoppiarsi. Questo avviene perché gli elettroni con lo stesso spin si respingono meno di quelli con spin opposti.

Ricorda questi tre principi fondamentali:

  1. Ogni orbitale può contenere al massimo due elettroni con spin opposti (principio di esclusione di Pauli)
  2. Gli elettroni occupano prima gli orbitali a energia più bassa (principio di Aufbau)
  3. In orbitali con la stessa energia, gli elettroni si distribuiscono uno per orbitale con spin paralleli prima di accoppiarsi (regola di Hund)

Per rappresentare visivamente la configurazione elettronica, si usa spesso il diagramma a caselle, dove ogni orbitale è rappresentato da un quadratino e gli elettroni da frecce (↑ o ↓) che indicano il loro spin. Questo metodo permette di visualizzare facilmente la distribuzione degli elettroni e verificare l'applicazione della regola di Hund.

Queste regole ci aiutano a comprendere le proprietà chimiche degli elementi e il modo in cui formano legami chimici, rendendo possibile prevedere il comportamento degli atomi nelle reazioni chimiche.

Pensavamo che non l'avreste mai chiesto....

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4.9/5

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4.8/5

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L'applicazione è molto facile da usare e ben progettata. Finora ho trovato tutto quello che cercavo e ho potuto imparare molto dalle presentazioni! Utilizzerò sicuramente l'app per i compiti in classe! È molto utile anche come fonte di ispirazione.

Stefano S

utente iOS

Questa applicazione è davvero grande! Ci sono tantissimi appunti e aiuti con lo studio [...]. La mia materia problematica, per esempio, è il francese e l'app ha così tante opzioni per aiutarmi. Grazie a questa app ho migliorato il mio francese. La consiglio a tutti.

Samantha Klich

utente Android

Wow, sono davvero stupita. Ho appena provato l'app perché l'ho vista pubblicizzata molte volte e sono rimasta assolutamente sbalordita. Questa app è L'AIUTO che cercate per la scuola e soprattutto offre tantissime cose, come allenamenti e schede, che a me personalmente sono state MOLTO utili.

Anna

utente iOS

È bellissima questa app, la adoro. È utilissima per lo studio e mi aiuta molto, anzi moltissimo, ma soprattutto mi aiutano molto i quiz, per memorizzare anche quello che non sapevo

Anastasia

utente Android

Fantastica per qualsiasi materia avere gli appunti anche di altre persone è molto utile perchè posso confrontarmi e vedere come migliorarmi. con i quiz riesco ad apprendere al meglio.

Francesca

utente Android

moooolto utile,gli appunti sono belli e funzionanti,schoolGPT da dei consigli formidabili!!

Marianna

utente Android

L'applicazione è semplicemente fantastica! Tutto ciò che devo fare è inserire l'argomento nella barra di ricerca e ottengo la risposta molto velocemente. Non devo guardare 10 video di YouTube per capire qualcosa, quindi risparmio tempo. Consigliatissima!

Sudenaz Ocak

utente Android

A scuola andavo malissimo in matematica, ma grazie a questa applicazione ora vado meglio. Vi sono molto grato per aver creato questa app.

Greenlight Bonnie

utente Android

Knowunity è un applicazione fantastica,considerando che ha degli schemi veramente molto carini e sfiziosi e che ci sono dei quiz,oltre al fatto che questa cosa dell intelligenza artificiale "school gpt" è almeno per me molto utile, perché a differenza di Chatgpt ti da le spiegazioni, ti spiega ciò che non è chiaro! Posso studiare più velocemente tramite gli schemi e che posso pubblicare io stessa gli schemi è una funzione utilissima per gli altri studenti. Knowunity è PERFETTA

Aurora

utente Android

L’app funziona benissimo e puoi trovare qualsiasi tipo di informazione. Non ho l’abbonamento ma la parte gratuita è sufficiente per uno studio approfondito.

Martina

utente iOS

in questi ultimi mesi di scuola dove il tempo è ormai poco, mi sta aiutando molto perché piuttosto che farmi io gli schemi su quello che leggo sul libro guardo questi già fatti e li uso come ripasso piuttosto che rileggermi tutto il libro

Chiara

utente IOS

Questa app è una delle migliori, nient’altro da dire.

Andrea

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