La chimica organica rappresenta un vasto campo di studio incentrato sui composti del carbonio, elemento fondamentale per la vita sulla Terra.
Il carbonio possiede caratteristiche uniche che lo rendono essenziale per la formazione di molecole organiche complesse. La sua configurazione elettronica e la capacità di formare quattro legami covalenti attraverso diverse forme di ibridazione (sp, sp2, sp3) permettono la creazione di strutture molecolari estremamente variegate. L'ibridazione del carbonio determina la geometria delle molecole: l'ibridazione sp3 produce una struttura tetraedrica, l'ibridazione sp2 genera strutture planari trigonali, mentre l'ibridazione sp crea strutture lineari.
La distinzione tra composti organici e inorganici è fondamentale per comprendere la chimica del carbonio. I composti organici contengono principalmente legami carbonio-carbonio e carbonio-idrogeno, mentre i composti inorganici includono sali, ossidi e altri composti privi di legami C-C. Esempi di materiali organici includono proteine, carboidrati, lipidi e acidi nucleici, mentre tra i materiali inorganici troviamo minerali, metalli e sali. La chimica organica e inorganica si differenziano anche per le loro proprietà chimico-fisiche: i composti organici tendono ad avere punti di fusione e ebollizione più bassi e sono generalmente meno solubili in acqua rispetto ai composti inorganici. Questa comprensione è essenziale per gli studenti che si avvicinano allo studio della chimica, poiché fornisce le basi per comprendere i processi biologici e le applicazioni industriali moderne.