DNA: Il Codice della Vita
Il DNA (acido desossiribonucleico) è composto da quattro nucleotidi, ciascuno con uno scheletro di zucchero-fosfato e una base azotata che può essere purinica o pirimidinica. Quando il DNA forma una doppia elica, le basi si appaiano in modo specifico: adenina con timina e guanina con citosina.
Il patrimonio genetico cellulare è costituito da DNA a doppio filamento. La replicazione del DNA avviene quando la cellula si prepara a dividersi: la doppia elica si apre e ciascun filamento fa da stampo per la sintesi di un nuovo filamento complementare.
Il flusso dell'informazione genetica segue un percorso preciso:
- Il DNA viene replicato durante la divisione cellulare (replicazione)
- Dal DNA si sintetizza l'RNA attraverso la trascrizione
- L'RNA messaggero viene tradotto in proteina tramite il processo di traduzione
💡 In una cellula eucariotica, la trascrizione avviene nel nucleo mentre la traduzione avviene nel citoplasma, richiedendo il trasporto dell'mRNA attraverso i pori nucleari.
Il codice genetico permette la traduzione dell'informazione contenuta nell'RNA in proteine: ogni tripletta di nucleotidi (codone) specifica un particolare amminoacido. Questo codice è universale e presente in quasi tutti gli organismi viventi, a testimonianza dell'origine comune della vita sulla Terra.
Le cellule procariotiche, come i batteri, hanno una struttura più semplice rispetto alle eucariotiche. Il loro DNA è localizzato in una regione chiamata nucleoide e può essere in contatto con la membrana cellulare tramite il mesosoma. Alcuni batteri possiedono anche plasmidi, elementi genetici indipendenti dal cromosoma principale.
Le cellule procariotiche sono delimitate da una membrana plasmatica, spesso circondata da una parete cellulare composta da peptidoglicani. Alcune possiedono anche una capsula esterna di polisaccaridi che ha attività antifagocitaria e protegge dagli antibiotici.
I batteri possono avere appendici come pili (per aderire alle superfici e formare biofilm) e flagelli (per il movimento). La motilità batterica permette la chemiotassi (movimento verso nutrienti), fototassi (movimento verso la luce) e aerotassi (movimento verso appropriate concentrazioni di ossigeno).