La geometria analitica ci permette di studiare le figure geometriche utilizzando le coordinate cartesiane e le equazioni.
La formula della distanza tra due punti nel piano cartesiano è uno strumento fondamentale che ci consente di calcolare quanto sono distanti due punti qualsiasi sul piano. Questa formula deriva dal teorema di Pitagora e si esprime come la radice quadrata della somma dei quadrati delle differenze delle coordinate. È particolarmente utile quando dobbiamo trovare la lunghezza di un segmento o verificare se due punti sono equidistanti da un terzo punto.
Il significato geometrico del coefficiente angolare rappresenta la pendenza di una retta rispetto all'asse delle ascisse. Questo valore ci dice quanto la retta "sale" o "scende" mentre ci spostiamo verso destra sul piano cartesiano. Un coefficiente angolare positivo indica una retta che sale da sinistra verso destra, mentre uno negativo indica una retta che scende. Le equazioni delle rette parallele agli assi cartesiani sono casi particolari: quando una retta è parallela all'asse x, la sua equazione è del tipo y = k (dove k è una costante) e il suo coefficiente angolare è 0; quando è parallela all'asse y, la sua equazione è x = h (dove h è una costante) e il suo coefficiente angolare non è definito.
Questi concetti sono interconnessi e fondamentali per lo studio della geometria analitica. La comprensione di queste relazioni ci permette di risolvere problemi pratici come il calcolo di aree, la determinazione di punti di intersezione tra rette, e la verifica del parallelismo o della perpendicolarità tra rette. È importante notare come questi strumenti matematici ci permettano di tradurre problemi geometrici in equazioni algebriche, semplificando notevolmente la loro risoluzione.