L'episodio di Lucrezia
L'episodio di Lucrezia rappresenta perfettamente lo stile drammatico di Livio, costruito come una successione di scene teatrali. Questo racconto è diventato emblematico dei valori morali romani e in particolare della pudicitia femminile.
La storia si svolge durante l'assedio di Ardea: i figli di Tarquinio il Superbo, insieme a Collatino (marito di Lucrezia), discutono sulle proprie mogli. Decidono di visitare le loro case per vedere come si comportano in loro assenza. Mentre le mogli dei principi stanno banchettando, Lucrezia viene trovata intenta a filare la lana a notte fonda, dimostrando laboriosità e virtù.
Colpito dalla bellezza e dall'onestà di Lucrezia, Sesto Tarquinio sviluppa un desiderio ardente per lei. Tornato a trovarla da solo, la violenta minacciandola: se non cede, la ucciderà e metterà accanto a lei il corpo di un servo nudo, facendo credere che sia stata uccisa durante un adulterio.
Dopo la violenza, Lucrezia chiama il marito e il padre, racconta loro l'accaduto e, nonostante entrambi la rassicurino sulla sua innocenza, si pugnala per "espiare" l'adulterio involontario. Questo gesto drammatico rappresenta il culmine della tensione narrativa e dimostra come Livio costruisca la storia per suscitare emozioni forti nei lettori.
💡 Il suicidio di Lucrezia diventerà un simbolo politico importante: sarà infatti il pretesto per la cacciata dei Tarquini e la fondazione della Repubblica romana. Livio usa questa storia per evidenziare come i valori morali personali abbiano conseguenze politiche collettive.