Le guerre puniche e l'espansione
La seconda decade libri11−20 è perduta, ma sappiamo che parlava della guerra contro Pirro e della Prima Guerra Punica. La terza decade invece è un capolavoro narrativo dedicato alla Seconda Guerra Punica 218−202a.C..
Livio presenta Annibale in modo complesso: riconosce le sue qualità di grande condottiero ma lo descrive come crudele. L'errore di Cartagine fu affidarsi solo a lui, mentre Roma poteva contare su tutto il popolo.
La decade si divide in due parti: i primi 5 libri mostrano le difficoltà romane (come la sconfitta di Canne), mentre dal 26° al 30° libro racconta la rinascita con Scipione. Livio confronta i due generali: Scipione aveva la pietas romana, Annibale era spietato.
Dal 31° al 45° libro si parla delle guerre in Oriente fino al 167 a.C. Qui Livio è più critico perché non può giustificare queste guerre offensive come aveva fatto con quelle difensive precedenti.
Punto di svolta: Con le guerre orientali, Livio inizia a vedere un cambiamento negativo nei valori romani.