L'Arte del Ritratto in Tacito
Negli Annales, Tacito perfeziona l'arte del ritratto psicologico raggiungendo livelli di maestria assoluta. I suoi personaggi non sono mai monodimensionali: Tiberio è insieme capace e paranoico, Nerone è artista e mostro, Petronio è raffinato epicureo e coraggioso funzionario.
Tutti i personaggi, di ogni classe sociale, sono accomunati da ambizione, vanità e cupidigia. Per Tacito queste sono le vere molle della storia - non gli ideali alti, ma le passioni più basse. È una visione cinica ma tremendamente realistica.
Il ritratto paradossale di Petronio è forse il più affascinante: la sua vita dissoluta contrasta con l'energia nei doveri pubblici, la sua morte è insieme epicurea e stoica. Tacito non ne fa un modello, ma suggerisce che la sua grandezza d'animo era più solida di quella di tanti martiri teatrali.
Tecnica narrativa: I ritratti emergono progressivamente, attraverso azioni e commenti indiretti. Tacito non descrive, fa vedere - una tecnica cinematografica ante litteram!
Lo stile degli Annales è ancora più conciso e severo delle Historiae, con maggiori incongruenze e forme verbali "violente". Ma dal libro XIII cambia registro, diventando più tradizionale - forse perché il regno di Nerone era cronologicamente più vicino e quindi trattato con meno solennità.