Proposizioni Subordinate Introdotte da UT
Le proposizioni subordinate con "ut" hanno funzioni diverse che devi saper riconoscere per tradurre correttamente:
La proposizione finale esprime il fine dell'azione principale. Si traduce con "perché/affinché + congiuntivo" o "per + infinito" (quando il soggetto è lo stesso della principale). Segue sempre la consecutio temporum.
La proposizione completiva volitiva dipende da verbi come moneo, suadeo, impero, peto e altri che esprimono richiesta o comando. Si traduce con "che + congiuntivo" seguendo la consecutio temporum.
La proposizione consecutiva mostra l'effetto dell'azione e spesso è segnalata da correlazioni come ita...ut, tantum...ut. Si traduce con l'indicativo italiano o "da + infinito".
La proposizione dichiarativa dipende da espressioni come accidit, evenit, mos est e completa il loro significato. Si traduce con "che + congiuntivo/indicativo".
Ricorda! La consecutio temporum è fondamentale: ai tempi principali (presente, futuro) corrisponde il congiuntivo presente, mentre ai tempi storici (imperfetto, perfetto, piuccheperfetto) corrisponde il congiuntivo imperfetto.
La proposizione CUM + congiuntivo è molto versatile: può essere tradotta con il gerundio italiano o con valore causale/temporale. Esempio: cum Caesar Roma pervenisset, Pompeius urbem reliquit → "Essendo giunto Cesare a Roma, Pompeo lasciò la città" oanche"Dopoche/PoicheˊCesareeragiuntoaRoma".