Seneca: Vita e Dialogi
Seneca 4a.C.−65d.C. è stato il più grande filosofo stoico romano e la sua vita è stata un continuo alternarsi di successi e cadute. Nato in Spagna, arrivò a Roma dove divenne precettore di Nerone, ma i suoi rapporti con gli imperatori furono sempre complicati: Caligola voleva ucciderlo, Claudio lo esiliò in Corsica per adulterio.
Quando tornò dal suo esilio, cercò di fare di Nerone un imperatore giusto, ma fallì miseramente. Nel 65 d.C., accusato di complottare contro Nerone, scelse di suicidarsi come un vero stoico, tagliandosi le vene in una vasca d'acqua calda.
I Dialogi sono 10 opere morali scritte in forma di conversazione immaginaria con un destinatario. Seneca parla sempre in prima persona, ponendo domande e rispondendo alle obiezioni come se stesse davvero dialogando con qualcuno.
Le consolationes sono lettere di conforto per chi ha perso una persona cara. La più famosa è quella scritta alla madre durante il suo esilio, dove spiega che l'esilio è solo un "cambio di posto" e non può togliere la virtù a una persona. Un concetto rivoluzionario: il sapiente si sente cittadino del mondo.
💡 Curiosità: Seneca scriveva le sue consolazioni usando i principi della filosofia greca per dimostrare che la morte non è un male, ma solo la fine del dolore o il passaggio a una condizione migliore.