Le Tragedie e l'Apokolokyntosis
Immagina un teatro dove le passioni devastanti prendono il controllo totale dei personaggi: ecco il mondo tragico di Seneca! Le sue 9 tragedie cothurnatae (di ambientazione greca) sono veri e propri spettacoli delle emozioni umane portate all'estremo.
Ispirate principalmente a Euripide e Sofocle, queste opere mostrano protagonisti dominati da passioni che nascono dalla sconfitta della razionalità. Sono molto truci e crudeli, con scene di sangue che riflettono i turbamenti interiori dei personaggi. La natura stessa fa da sfondo emotivo alle loro sofferenze.
Questo crea un problema interpretativo: come mai un filosofo stoico scrive di personaggi così irrazionali? La risposta è che queste tragedie mostrano proprio le "malattie dell'animo" che lo stoicismo vuole curare. Sono esempi negativi di cosa accade quando si perde il controllo.
Il teatro di Seneca è caratterizzato da lunghi monologhi retorici che interrompono l'azione per dare sfogo ai tormenti interiori. I veri colpi di scena sono "interiori", non sappiamo nemmeno se venissero rappresentate o solo recitate.
L'Apokolokyntosis è invece pura satira: Seneca si vendica dell'imperatore Claudio (che lo aveva esiliato) trasformando la sua apoteosi nella "zuccaficazione" di una zucca! È una satira menippea mista di prosa e versi, piena di parodia e spirito polemico.
Lo sapevi?: Nell'Apokolokyntosis, dopo la morte per diarrea, Claudio viene condannato dagli dei a fare il consigliere di un liberto!