La vita di Seneca: dal successo alla tragedia
Seneca nasce nel 4 a.C. a Cordova, in Spagna, da una famiglia benestante. Suo padre era Seneca il retore, e tra i suoi parenti c'era anche il poeta Lucano.
Dopo una formazione raffinata a Roma, dove studia filosofia con Attalo, Seneca diventa senatore durante la dinastia Giulio-Claudia. Tuttavia, la sua carriera politica è segnata da alti e bassi: prima l'esilio di 8 anni in Corsica sotto Claudio, poi il ruolo di precettore di Nerone.
Il rapporto con Nerone inizia bene, creando quello che viene chiamato "quinquennio felice". Ma quando l'imperatore diventa un despota, Seneca si ritira dalla politica nel 62 d.C. La congiura di Pisone del 65 d.C. segna la sua fine: accusato di complicità, è costretto al suicidio da Nerone.
Curiosità: Seneca visse l'esilio come un'opportunità di crescita personale, applicando nella pratica i principi dello stoicismo che predicava.
Le opere: specchio di una vita
Le opere di Seneca riflettono le tre fasi principali della sua esistenza. Nella prima fase giovanile scrive i Dialogorum libri duodecim, 12 libri di carattere etico-filosofico che includono le Consolationes (opere di conforto su morte e dolore) e trattati come De brevitate vitae e De ira.
Durante l'attività politica produce opere come De beneficiis (sui favori che il principe deve ai sudditi) e De clementia (dedicato a Nerone sul buon governo). Nella fase del ritiro scrive le famose Epistulae ad Lucilium, 124 lettere che rappresentano il primo vero "diario soggettivo" della letteratura latina.
Non dimentichiamo l'Apokolokynthosis, una satira feroce contro l'imperatore Claudio che lo aveva esiliato, e le sue Naturales Quaestiones sui fenomeni naturali.