Le Historiae e lo stile sallustiano
Dopo le monografie, Sallustio cambia approccio e adotta il metodo annalistico (anno per anno) nelle Historiae. L'opera, in 5 libri, copriva il periodo dal 78 al 67 a.C. ma ci sono arrivati solo frammenti.
Nel proemio Sallustio sviluppa ancora di più il tema della corruzione, sostenendo che la decadenza era iniziata molto prima, addirittura prima della Seconda guerra punica. Solo i pericoli esterni riuscivano a riportare unità e virtù tra i romani.
Lo stile sallustiano si caratterizza per una patina arcaica derivata da Catone. Usa molti arcaismi e vocaboli poetici, sempre alla ricerca della brevitas (concisione) e della variatio (variazione stilistica).
La sua prosa è veloce, densa e lontana dall'uso comune. Mantiene le caratteristiche delle monografie precedenti: narrazione selettiva e drammatica, grande attenzione ai personaggi e alla loro psicologia.
⚖️ Confronto: Rispetto a Cesare (sintassi semplice, obiettivo autocelebrativo), Sallustio usa sintassi complessa e mira a una riflessione critica sulla decadenza di Roma!