Le Baccanti di Euripide (parte 1)
Cambiando completamente genere, "Le Baccanti" è una tragedia greca di Euripide che Plauto conosceva bene. La storia ruota attorno a Dionisio (dio del vino), nato dall'unione tra Zeus e la mortale Semele. Le sorelle di Semele e il nipote Penteo, per invidia, negano la natura divina di Dionisio.
Nel prologo, Dionisio scende a Tebe per dimostrare di essere un dio. Come prima mossa, fa impazzire tutte le donne tebane che fuggono sul monte Citerone per celebrare riti in suo onore, diventando così baccanti (seguaci di Bacco, altro nome di Dionisio).
Penteo, re di Tebe, non riconosce la divinità di Dionisio e lo considera un impostore che inganna le donne. Fa arrestare Dionisio, ma il dio si libera facilmente scatenando un terremoto. Nel frattempo, le baccanti sul monte mostrano poteri sovrannaturali: fanno sgorgare vino e latte dalla roccia, squartano animali a mani nude e terrorizzano i villaggi vicini.
Attenzione: Questa tragedia mostra cosa succede quando si nega il potere dell'irrazionale nella vita umana - un tema che anche Plauto, in modo comico, esplora nelle sue opere!