Il Participio Perfetto
Il participio perfetto è il contrario del presente: ha sempre valore passivo ed esprime un'azione anteriore rispetto al verbo principale. Lo riconosci dalle terminazioni -us, -a, -um (come laudatus, monitus, lectus).
Si forma dal tema del supino e si declina come un normale aggettivo della I classe. È proprio solo dei verbi transitivi, quindi non lo troverai mai con verbi come "andare" o "venire".
Proprio come il participio presente, può avere funzione nominale (sostantivo o aggettivo) o verbale. La differenza principale? Il rapporto temporale: mentre il presente indica contemporaneità, il perfetto esprime anteriorità.
Nella traduzione puoi renderlo con un participio passato italiano, un gerundio passato, o trasformarlo in una proposizione subordinata che esprime anteriorità rispetto alla principale.
Attenzione: Ricorda che il participio perfetto è sempre passivo - se vedi "Caesar victus", significa "Cesare sconfitto", non "Cesare che ha sconfitto"!