Stile e tecnica narrativa delle Metamorfosi
Ovidio dimostra una padronanza tecnica straordinaria nell'intertestualità, cioè nel richiamare e rielaborare opere precedenti. Riprende l'Eneide di Virgilio per le sezioni su Enea e Roma, rendendo omaggio all'ideologia augustea nonostante il suo esilio.
I personaggi sono diversi dagli eroi epici tradizionali: sono figure episodiche, spesso caratterizzate da un momento cruciale della loro esperienza amorosa. Anche gli dei perdono la loro maestosità e vengono mostrati nelle loro debolezze umane - amori, gelosie, vendette.
Il narratore non è impersonale come in Omero, ma interviene direttamente commentando gli eventi. Tuttavia, a differenza di Virgilio, Ovidio mantiene un distacco ironico e non mostra particolare coinvolgimento emotivo.
Lo stile è elevato ma scorrevole, facile da seguire nonostante la complessità dei contenuti. La formazione retorica di Ovidio si vede nella sua abilità suprema nell'uso delle parole e degli effetti stilistici.
Consiglio per l'analisi: Quando leggi un brano delle Metamorfosi, nota come Ovidio renda fluidi i passaggi tra una storia e l'altra - è un vero maestro dei collegamenti narrativi!