Le Satire: un genere tutto romano
La satira non ha corrispondenti nella letteratura greca e secondo Quintiliano è un'invenzione tipicamente romana. Le origini sono incerte: potrebbe derivare da "satura lanx" (piatto di primizie offerto agli dei), da un tipo di ripieno, o da una proposta di legge su vari ambiti.
Svetonio divide il genere satirico in due fasi: quella del 3°-2° sec. a.C. (Ennio e Pacuvio) caratterizzata da varietà di temi, e quella del 2° sec. a.C. che inizia con Lucilio ed è caratterizzata dall'aggressività.
Orazio fa una riflessione approfondita su questo genere nelle sue satire. Critica Lucilio per la verbosità e la scarsa cura stilistica, pur riconoscendolo come vero iniziatore della satira. Secondo Orazio, caratteristiche del genere sono l'unione di argomenti e toni gravi e scherzosi, tipica della diatriba filosofica.
Per nobilitare la satira, Orazio la ricollega alla commedia greca antica: entrambe attaccano gli avversari e affrontano temi impegnativi in modo arguto e divertente, anche se usano metri diversi.
💡 Genere tutto nostro: La satira è l'unico genere letterario inventato dai Romani - una bella soddisfazione!