Anfitruo e Aulularia: Equivoci Divini e Avarizia Umana
Quando il vero Anfitrione torna dalla guerra, il disastro è servito! Alcmena non capisce perché il marito sia così entusiasta di vederla quando si sono "appena salutati". Lui pensa che lei sia impazzita, lei va in collera - è un caos totale che ti farà ridere fino alle lacrime.
Il finale è sorprendente: Alcmena partorisce due figli, uno dei quali è Enea (figlio di Giove). Il bambino dimostra subito la sua forza divina uccidendo due serpenti mandati da Giunone per vendetta. Quando Giove si rivela nella sua vera forma, Anfitrione è addirittura felice - i suoi figli saranno semidei!
L'Aulularia è l'opera di maggior successo di Plauto, tanto che Molière la riprenderà nel '600 chiamandola "L'Avaro". La storia gira tutta intorno a Euclione, un vecchio avaro ossessionato da una pentola d'oro nascosta nel giardino.
💡 Dettaglio interessante: Il prologo era recitato da un personaggio con la maschera dell'avarizia!
L'intreccio si complica quando la figlia di Euclione rimane incinta di Liconide (nipote del vicino Megadoro) proprio mentre dovrebbe sposare Megadoro stesso. Nel frattempo, la pentola d'oro scompare - prima spostata in un tempio, poi nel bosco, infine rubata da un servo. L'equivoco finale è esilarante: quando Liconide confessa la verità sulla gravidanza, Euclione pensa che stia parlando del furto della pentola!