Diritto e Storiografia: Le Basi della Civiltà Romana
I Romani sapevano scrivere già dal VI secolo a.C. - lo dimostrano iscrizioni come quella del Lapis Niger e il famoso vaso "di Dueno", probabilmente un regalo d'amore contenente cosmetici. Ma la vera rivoluzione arriva con il diritto scritto.
Nel 451 a.C., dopo le pressioni della plebe, nascono le XII Tavole: il primo codice scritto di leggi romane, inciso su tavolette di bronzo nel Foro. Prima il diritto era solo orale e i patrizi potevano interpretarlo come volevano! Queste leggi, pur essendo durissime (il padre aveva potere di vita e di morte sui figli), garantivano almeno uguaglianza di fronte alla legge.
Gli Annales Maximi erano invece compilazioni annuali del pontefice massimo che registravano tutto: raccolti, terremoti, guerre, risultati militari. Non erano molto attendibili storicamente, ma influenzarono molto la storiografia successiva perché davano la versione "ufficiale" degli eventi.
Personaggio chiave: Appio Claudio Cieco nel 304 a.C. pubblica il Civile ius, rendendo pubbliche le formule legali che prima erano segrete. Un altro passo verso la democratizzazione del diritto!