Plauto e il teatro
Tito Maccio Plauto 255−184a.C.circa nacque a Sarsina. I suoi tria nomina erano probabilmente soprannomi teatrali: Maccio da "maccus" (personaggio dell'Atellana), Plauto da "piedi piatti" per il suo modo buffo di camminare in scena.
Prima attore, poi schiavo per fallimento commerciale, si riscattò diventando il commediografo più amato di Roma. Fu il primo poeta latino dedicato esclusivamente a un genere teatrale.
Opere: delle 130 commedie attribuitegli, Varrone ne considerò autentiche solo 21. Plauto si ispirava alla commedia nuova greca, traducendo nella "lingua barbara" (il latino) originali greci.
La struttura delle sue commedie prevede prologo, azione ed epilogo con lieto fine. Si alternano diverba (parti dialogate), recitativi (con flauto) e cantica (parti cantate). Le tematiche ruotano attorno a amore e denaro, temi cari al pubblico romano.
La lingua mescola arcaismi voluti, neologismi, grecismi e persino cartaginese. Lo stile varia dai senari giambici delle parti recitate ai metri diversissimi delle parti cantate.
💡 Sapevi che: Plauto trasformò il teatro in "commedia musicale" - le sue opere erano piene di canzoni che il pubblico adorava!