Nerone: tra terrore e splendore culturale
Nerone diventa imperatore a soli 17 anni nel 54 d.C. All'inizio è guidato dalla madre Agrippina, ma poi si libera di tutti coloro che lo condizionano - uccide la madre, il maestro Seneca, le mogli Ottavia e Poppea. Il suo impero diventa un periodo di terrore segnato dalle congiure.
Nel 64 d.C. scoppia il famoso incendio di Roma, probabilmente causato da Nerone stesso per costruire la sua lussuosa Domus Aurea. Per distogliere i sospetti, accusa i cristiani che subiscono feroci persecuzioni. Paradossalmente, sotto Nerone si verifica una straordinaria fioritura letteraria: nascono le opere di Seneca, Lucano, Persio e Petronio.
Nerone è appassionato di arte e istituisce i Neronia, giochi di tipo greco con gare sportive e concorsi culturali. La famosa congiura di Pisone viene sventata, ma porta alla morte di Seneca (beve la cicuta come un vero stoico) e Petronio (si taglia le vene per una morte lenta). Quando il Senato lo dichiara nemico di Roma nel 68 d.C., Nerone fugge e si suicida, ponendo fine alla dinastia giulio-claudia.
💡 Paradosso: Il peggior imperatore della dinastia ha prodotto la migliore letteratura del periodo!