Il Perfetto Indicativo Latino
Quando traduci dal latino all'italiano, il perfetto indicativo può diventare tre tempi diversi: passato prossimo ("ho amato"), passato remoto ("amai") o trapassato remoto ("ebbi amato"). La scelta dipende dal contesto della frase.
Come si forma? È più facile di quanto pensi! Prendi la terza voce del paradigma (tipo "amavi"), togli la "i" finale e aggiungi le desinenze del perfetto. Queste desinenze sono sempre le stesse per tutte le coniugazioni: -i, -isti, -it, -imus, -istis, -erunt.
Per esempio, con "amare": amav-i (io ho amato), amav-isti (tu hai amato), amav-it (egli ha amato), e così via. Una volta memorizzate queste sei desinenze, potrai formare il perfetto di qualsiasi verbo latino!
La forma passiva funziona diversamente: usi il participio perfetto insieme al verbo "sum" al presente. È come dire in italiano "io sono stato amato" - combini due elementi per creare il tempo verbale.
Il participio perfetto si ricava dalla quarta voce del paradigma (il supino). Togli "-um" e aggiungi le desinenze degli aggettivi di prima classe: -us/-a/-um al singolare, -i/-ae/-a al plurale. Ricordati che deve sempre concordare in genere e numero con il soggetto!
💡 Trucco utile: Memorizza prima le desinenze del perfetto attivo, sono la base per tutto il resto!