Quinto Ennio è considerato il padre della letteratura latina e uno dei più importanti poeti dell'antica Roma. Nato a Rudiae (vicino l'odierna Lecce) nel 239 a.C., la sua opera più significativa sono gli Annales, un poema epico che narra la storia di Roma dalla sua fondazione fino ai tempi dell'autore.
Gli Annales rappresentano un'innovazione fondamentale nella letteratura latina, essendo il primo poema epico scritto in esametri, il metro tipico della poesia epica greca. L'opera, composta da 18 libri, si distingue per il famoso proemio al VII libro dove Ennio racconta il suo sogno di Omero, nel quale il poeta greco gli rivela di essersi reincarnato in lui. Questo episodio simboleggia il passaggio della tradizione epica dalla Grecia a Roma. Il poema integra elementi della tradizione annalistica romana (come gli Annales maximi) con l'ispirazione della poesia omerica, creando un nuovo modello di epica nazionale romana.
L'importanza di Ennio poeta latino va oltre la semplice narrazione storica. Le sue opere includono anche tragedie, commedie e satire, dimostrando una versatilità letteraria straordinaria. La sua influenza sulla letteratura latina successiva è stata immensa, tanto che Virgilio e altri poeti dell'età augustea lo consideravano un modello da emulare. Le frasi di Ennio sono state tramandate attraverso i secoli e ancora oggi vengono studiate come esempi di alta poesia latina. Il suo stile innovativo, che combina la gravitas romana con l'eleganza greca, ha posto le basi per lo sviluppo della letteratura latina classica. La traduzione dei suoi frammenti continua a essere oggetto di studio e dibattito tra gli studiosi, testimoniando la sua duratura importanza nel panorama letterario antico.