Properzio: l'amore totalizzante per Cinzia
Se volete capire cosa significa essere completamente travolti dall'amore, dovete leggere Properzio! Nato in Umbria tra il 49 e il 47 a.C., si trasferisce a Roma dopo le confische che colpiscono la sua famiglia e nel 28 a.C. entra nel circolo di Mecenate.
I suoi quattro libri di elegie mostrano un'evoluzione interessante: il primo è dominato interamente da Cinzia (pseudonimo di Hostia), donna bellissima e raffinata. Il secondo libro, scritto dopo l'incontro con l'ambiente di Mecenate, mostra un amore sempre più burrascoso e la minaccia della separazione.
Nel primo libro, Properzio incarna perfettamente il poeta elegiaco: ridotto in miseria dal servitium amoris ma anche godendo di questa sofferenza, usa la poesia come unico strumento di seduzione (poeta indigens) e di espressione del dolore.
La grande svolta arriva nei libri successivi: Properzio inizia a prendere le distanze da Cinzia, spesso con autoironia, fino al definitivo discidium. Nel quarto libro, ormai libero dall'amore, si dedica ai miti e ai riti dell'antica Roma, definendosi "Callimaco romano".
💡 Dettaglio importante: Anche dopo la separazione, Cinzia torna come fantasma nell'ultima elegia per rimproverare il poeta di averla dimenticata!