Lucano: l'epica che rompe gli schemi
Lucano 39−65d.C., nipote di Seneca, rivoluziona completamente il genere epico con la sua "Pharsalia". Morto suicida a soli 25 anni per aver partecipato alla congiura contro Nerone, lascia un'opera che sfida tutte le convenzioni letterarie.
La "Pharsalia" racconta la guerra civile tra Cesare e Pompeo, ma non come una gloriosa epopea. Lucano presenta invece il caos, il sangue e la distruzione causati dalla guerra fratricida, senza eroi da celebrare.
L'innovazione più radicale è l'assenza degli dei: niente interventi divini come nell'Eneide o nell'Iliade. Il mondo di Lucano è dominato solo dal fato e dalle ambizioni umane, rendendo la tragedia ancora più cupa e realistica.
La posizione anti-cesariana è evidente: Giulio Cesare appare come una figura ambiziosa e senza scrupoli, mentre Pompeo, pur non perfetto, riceve un trattamento più favorevole. Lo stile drammatico e retorico amplifica l'orrore della guerra civile.
💡 Elemento chiave: Lucano trasforma l'epica da genere celebrativo a strumento di denuncia politica - un'innovazione che influenzerà secoli di letteratura.