La favola: Fedro
Fedro, probabilmente macedone e liberto di Augusto, introdusse il genere favolistico nella letteratura latina tra l'età augustea e tiberiana. Fu perseguitato da Seiano ma sopravvisse alla sua caduta.
Scrisse 93 favole in cinque libri, utilizzando il senario giambico delle commedie. Il suo merito fu trasformare le favole greche di Esopo in veri componimenti poetici latini, con maggiore cura formale.
I protagonisti sono animali che incarnano vizi e virtù umane, muovendosi in un mondo con classi sociali e leggi come quello umano. L'ottica è pessimistica: il più forte prevale sempre sul più debole.
Il sistema della favola permetteva a Fedro, come schiavo, di denunciare ingiustizie sociali senza rischi diretti. Non mirava a cambiare l'assetto politico, ma a mostrare un mondo basato su leggi profondamente ingiuste. Ogni favola contiene una morale precisa, espressa con stile piano e conciso.
💡 Geniale: Le favole erano l'unico modo sicuro per uno schiavo di criticare il potere!