La Prima Declinazione

La prima declinazione include principalmente nomi femminili che terminano in -a, come rosa (rosa). È una delle declinazioni più semplici da imparare!

Le desinenze seguono uno schema fisso: al nominativo singolare hai sempre -a, al genitivo -ae, e così via. Il plurale è altrettanto regolare con -ae per il nominativo e -arum per il genitivo.

Attenzione alle particolarità: alcuni nomi di famiglia come familia hanno il genitivo singolare in -as invece di -ae. Inoltre, per evitare confusioni, nomi come filia (figlia) e dea (dea) usano -abus al dativo e ablativo plurale invece di -is.

💡 Trucco: Ricorda che la prima declinazione è quasi sempre femminile - solo pochissimi nomi maschili come poeta (poeta) seguono questo schema!

Particolarità della Prima e Seconda Declinazione

Nella prima declinazione esistono pluralia tantum, cioè nomi che hanno solo il plurale come kalendae (le calende) o nuptiae (le nozze). Non cercare mai il singolare di queste parole!

Alcuni nomi cambiano completamente significato dal singolare al plurale. Aqua significa "acqua", ma aquae significa "terme". Littera è una lettera dell'alfabeto, mentre litterae significa "letteratura".

La seconda declinazione include nomi maschili in -us (come annus = anno) e neutri in -um (come bellum = guerra). Il vocativo dei maschili in -us diventa -e: anne (o anno).

💡 Trucco: I nomi neutri hanno sempre nominativo, accusativo e vocativo uguali sia al singolare che al plurale!

Particolarità della Seconda Declinazione

Il sostantivo deus (dio) è molto irregolare e ha ben tre forme alternative al plurale: di, dii, dei. È uno dei nomi più complessi da memorizzare!

I nomi in -ius come filius (figlio) hanno il vocativo in -i anziché -e: quindi dici fili (o figlio), non filie. Anche il genitivo può essere contratto da filii a fili.

Esistono tre nomi neutri particolari che terminano in -us: pelagus (mare), virus (veleno) e vulgus (volgo). Non confonderti - sono neutri anche se sembrano maschili!

Come nella prima declinazione, ci sono pluralia tantum (arma = armi) e nomi con significati diversi al singolare e plurale. Castrum è un castello, ma castra significa accampamento.

💡 Trucco: Locus (luogo) ha due plurali: loci per i passi di un libro, loca per i luoghi geografici!

La Terza Declinazione - Introduzione e Primo Gruppo

La terza declinazione è la più complessa perché si divide in tre gruppi con desinenze diverse. La differenza principale sta nell'ablativo singolare $-e o -i$ e nel genitivo plurale $-um o -ium$.

Il primo gruppo comprende nomi imparisillabi (diverso numero di sillabe tra nominativo e genitivo) con una sola consonante prima di -is. Esempio: amor, amoris (amore).

Questi nomi hanno l'ablativo singolare in -e e il genitivo plurale in -um. I neutri seguono la regola generale: nominativo, accusativo e vocativo sempre uguali.

La cosa più difficile è imparare a riconoscere il tema del nome dal genitivo singolare, perché spesso è molto diverso dal nominativo.

💡 Trucco: Conta sempre le consonanti prima di -is nel genitivo: una consonante = primo gruppo, due consonanti = secondo gruppo!

Secondo e Terzo Gruppo della Terza Declinazione

Il secondo gruppo include nomi imparisillabi con due consonanti prima di -is (come amnis, amnis = fiume) e tutti i parisillabi (stesso numero di sillabe). Hanno l'ablativo singolare in -e ma il genitivo plurale in -ium.

Il terzo gruppo comprende solo nomi neutri che terminano in -e, -al, -ar (come altare, altaris). Questi hanno l'ablativo singolare in -i, il genitivo plurale in -ium e il nominativo/accusativo/vocativo plurale in -ia.

La differenza fondamentale è nelle desinenze del plurale: -um vs -ium per il genitivo, -a vs -ia per i neutri plurali. Sembra complicato ma con la pratica diventa automatico!

Memorizza bene gli esempi tipo di ogni gruppo perché ti aiuteranno a classificare rapidamente i nuovi vocaboli.

💡 Trucco: I nomi del terzo gruppo sono SOLO neutri e finiscono sempre in -e, -al o -ar al nominativo!

Particolarità della Terza Declinazione

Alcuni nomi della terza declinazione sono irregolari. Bos, bovis $bue/vacca$ al plurale diventa boves, boum, bobus. Vis (forza) si mescola con il tema robor- in alcuni casi.

Molti nomi hanno il tema del genitivo diverso dal nominativo: caro, carnis (carne), iter, itineris (viaggio). Devi sempre controllare il genitivo nel vocabolario!

Iuppiter (Giove) si declina solo al singolare ed è completamente irregolare: Iuppiter, Iovis, Iovi, Iovem, Iove. È l'unico nome di divinità con questa particolarità.

Alcuni parisillabi hanno l'accusativo in -im e l'ablativo in -i invece delle forme normali. Esempi: puppis (poppa), sitis (sete), Tiberis (Tevere).

💡 Trucco: Quando incontri un nome nuovo, controlla sempre se ha particolarità nella declinazione - è meglio saperlo subito!

La Quarta Declinazione

La quarta declinazione comprende principalmente nomi maschili in -us (come fructus = frutto) e pochi neutri in -u (come cornu = corno). È relativamente semplice da memorizzare.

La caratteristica principale è che nominativo e vocativo sono sempre uguali, sia al singolare che al plurale. Il genitivo singolare è uguale al nominativo: fructus, fructus.

I nomi neutri seguono la solita regola: nominativo, accusativo e vocativo identici. Al plurale diventano -ua: cornu diventa cornua.

Il dativo singolare può creare confusione perché termina in -ui $che si legge "u-i" come due sillabe separate$, mentre l'ablativo è semplicemente -u.

💡 Trucco: Se vedi un nome che termina in -us ma il genitivo è anche -us $non -i$, sei sicuramente nella quarta declinazione!

Particolarità della Quarta Declinazione

Domus (casa) è il nome più irregolare della quarta declinazione. Mescola forme della quarta con forme della seconda declinazione: domus, domus/domi, domui/domo.

Quando domus indica movimento o stato in luogo, spesso non vuole la preposizione: domum = a casa, domi = a casa.

Alcuni nomi hanno il dativo e ablativo plurale in -ubus invece di -ibus per evitare confusioni: arcus (arco) fa arcubus, lacus (lago) fa lacubus.

Alcuni nomi oscillano tra la seconda e quarta declinazione al genitivo singolare: senatus può fare senatus o senati. Altri hanno solo l'ablativo singolare come iussu (per ordine di).

💡 Trucco: Domus si comporta come "casa" in italiano - ha tante forme irregolari perché è una parola molto usata!

La Quinta Declinazione

La quinta declinazione è la più piccola e include quasi solo nomi femminili che terminano in -es. Solo dies (giorno) è maschile quando significa "giorno fissato".

Solamente dies e res (cosa) hanno la declinazione completa al singolare e plurale. Tutti gli altri nomi di questa declinazione si usano praticamente solo al singolare.

Le desinenze sono caratteristiche: -es, -ei, -ei, -em, -es, -e al singolare. Al plurale: -es, -erum, -ebus, -es, -es, -ebus. Il genitivo e dativo singolare sono identici $-ei$.

Questa declinazione include molti nomi astratti come spes (speranza), fides (fiducia), species (aspetto). Sono concetti che raramente si usano al plurale.

💡 Trucco: Se vedi un nome in -es che al genitivo fa -ei, sei nella quinta declinazione - e probabilmente lo userai solo al singolare!