I carmina religiosi e celebrativi
I carmina erano ovunque nella vita romana! Li trovavi nelle formule magiche, nei proverbi, nelle preghiere e persino nelle filastrocche. Nell'ambito religioso accompagnavano musica e danze durante i riti sacri.
Il carmen Saliare accompagnava la danza guerriera dei sacerdoti Salii, che durante le processioni mostravano i dodici scudi sacri di bronzo. Tra questi si nascondeva quello magico caduto dal cielo per dono di Marte! I Fratres Arvales invece cantavano il carmen Arvale durante gli Ambarvalia, cerimonie per purificare e rendere fertili i campi.
Nella vita privata, il pater familias recitava il carmen lustrale durante i sacrifici a Marte per allontanare gli spiriti maligni dalla campagna. Che atmosfera doveva esserci!
💡 Da sapere: Durante i trionfi, i soldati potevano insultare scherzosamente il loro generale vittorioso attraverso i carmina triumphalia - così si pensava di allontanare il malocchio e invitare alla modestia!
Le laudationes funebri erano elogi solenni pronunciati durante i funerali dei patrizi. Il figlio maggiore ricordava i meriti del defunto mentre il corteo sfilava con le imagines (maschere degli antenati). Queste rappresentano la prima forma di oratoria romana.