Ugo Foscolo rappresenta una delle figure più significative della letteratura italiana tra Settecento e Ottocento, incarnando gli ideali neoclassici e pre-romantici dell'epoca.
Ugo Foscolo: vita e opere si intrecciano profondamente con gli eventi storici e politici del suo tempo. Nato a Zante nel 1778, visse un'esistenza travagliata segnata dall'esilio e dalla perdita dei suoi cari. La sua produzione letteraria riflette i temi centrali della sua poetica: l'amore per la patria, il culto delle illusioni, e il valore della memoria. Le ultime lettere di Jacopo Ortis rappresenta il suo capolavoro in prosa, un romanzo epistolare che narra la storia di un giovane patriota deluso dalle vicende politiche e tormentato da un amore impossibile. Lo stile dell'opera unisce elementi neoclassici a sensibilità pre-romantica, anticipando temi che saranno centrali nel romanticismo italiano.
La poesia di Foscolo raggiunge vertici di straordinaria intensità nei sonetti, in particolare in "In morte del fratello Giovanni", dove il tema dell'esilio si intreccia con quello degli affetti familiari perduti. Il sonetto rivela la profonda connessione tra il poeta e il fratello, entrambi destinati a non rivedere la madre e la patria. La composizione si distingue per l'uso magistrale della sineddoche e per la sua struttura perfettamente bilanciata tra dolore personale e riflessione universale. La vita di Foscolo in breve ci mostra un autore che ha saputo trasformare le proprie esperienze personali in poesia universale, creando opere che ancora oggi parlano al cuore dei lettori. Il suo pensiero poetico si caratterizza per la fusione di elementi classici e moderni, per l'attenzione alla forma e per la profonda riflessione sul ruolo della letteratura nella società. La sua eredità letteraria continua a influenzare la cultura italiana, offrendo spunti di riflessione su temi sempre attuali come l'amore, l'esilio e il rapporto tra individuo e società.