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Ugo Foscolo

21/9/2022

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Ugo Foscolo
Vita
Nasce nel 1778 a Zante, nella Repubblica veneta, il suo nome vero è Nicolò ma lui si fa chiamare Ugo; il padre
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Ugo Foscolo Vita Nasce nel 1778 a Zante, nella Repubblica veneta, il suo nome vero è Nicolò ma lui si fa chiamare Ugo; il padre Andrea è un medico di Venezia mentre la madre è greca ed ortodossa. Nel 1785 raggiunge il padre a spalato. Nel 1688 muore il padre e Ugo è affidato a una zia a Zante successivamente si trasferisce a Venezia. Qui impara il greco il latino e l'italiano e infatti nascono le prime prove poetiche di generi vari. A Venezia è ammesso in vari salotti e conosce vari intellettuali. L'ascesa di Napoleone nel 1796 accende il suo entusiasmo politico, infatti per le sue posizioni governo deve lasciare la città. Nel 1797 si arruola ai cacciatori a cavallo della Repubblica cispadana. In autunno dopo il trattato di Campoformio, Foscolo ebbe una grande delusione così si sposta a Milano dove risiede per alcuni mesi e nel 1798 va a Bologna dove stampa le ultime lettere di Jacopo ortis. Diventa poi volontario nella guardia nazionale della difesa della Repubblica cisalpina, mentre viene pubblicato le lettere a Jacopo ortis viene pubblicata anche lode a Luigia Pallavicini caduta da cavallo. Torna poi a Milano e si innamora di Isabella RonCioni e a una relazione con Antonietta Fagnani a cui scrive un'ode. Successivamente muore il...

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Didascalia alternativa:

fratello Gian Dionisio e nel 1802 pubblica varie edizioni delle poesie che comprendono 12 sonetti e due odi. Nel 1806 e nella Francia del nord e traduce vari scritti. Poi a Parigi conosce Manzoni e infine raggiunge la madre a Venezia. Sempre nell'estate dello stesso anno incontrò Pindemonte e scrive i sepolcri.nel 1808 ottenne la cattedra come professore di eloquenza latina italiana all'università di Pavia. Il suo atteggiamento contro ai francesi gli fa procurare molti nemici. Dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia essendo in cui gli austriaci prevalgono lui ha un breve periodo di tentennamento davanti alle loro offerte infatti va in esilio nel 1815. Le prime tappe sono la Svizzera poi la Germania poi in Inghilterra dove risiede per 10 anni, poi è costretto a fuggire A causa dell'assalto dei creditori e nel 1812 produsse una grande quantità di scritti. Negli ultimi tre anni della sua vita non scrive quasi nulla e il poeta morì di idropisia nel 1827. Le ultime lettere di Jacopo ortis È un romanzo epistolare scritto in vent'anni. La prima traccia scritta nel 1796 intitolata Laura, lettere ma non fu conservata. Due anni dopo uscì una prima parte nel 1798 ma l'impegno militare lo costrinse a interrompere la stesura completata da Angelo sassoli. Tra il 1801 e il 1802 fece due edizioni rifatte e accresciutene si presentavano come una raccolta ordinata di lettere indirizzate da Jacopo all'amico Lorenzo Alderani tra il 1797 e il 1799 e ci sono anche alcune lettere indirizzate all'amata Teresa. Le lettere con Lorenzo hanno la funzione di descrivere il suicidio. La vicenda inizia quando si istituì il trattato di Campoformio in cui Jacopo deluso da Napoleone si ritirato sui colli euganei. Qui si innamora di Teresa ma il padre vuole darla in sposa a Odoardo personale le difficoltà economiche. Jacopo per allontanarsi da Teresa viaggia per l'Italia tra cui a Milano dove incontra Parini. Tornanto e già avvenute le nozze di Teresa si pugnala al cuore, per il dolore. La struttura del romanzo è simile a quella dei modelli europei di romanzo epistolare ma rivendica un'originalità che si fonda su l'autobiografia, che esprime il carattere passionale di Foscolo. Più intensa risulta l'influenza del modello eroico alfieriano incapace di mediazioni. In questo testo vi anche è una strozzatura della cultura illuministica poiché la storia è vissuta come il trionfo della forza e la mancanza di finalità e vengono posti in primo piano il senso della vanità e la mancanza di significato. Foscolo denuncia un sentimento turbato della natura e tutto ciò autorizza una lettura del del romanzo in chiave pre-romantica. Importante è il tema del sacrificio poiché in questo caso la morte di Jacopo assume il significato del sacrificio di redenzione e dunque un sacrificio inefficace perché ormai non vi è più la possibilità di un riscatto. Perciò possiamo trovare due illusioni presenti nel romanzo, l'amore e la poesia: alla prima corrisponde il personaggio di Teresa mentre alla poesia spetta il compito di unificare i contrasti interiori del soggetto e di purificarli con le passioni; questo tentativo però è totalmente fallito. Una possibilità di equilibrio si ha con la figura di Lorenzo che corrisponde all'alter ego del poeta. Il distacco con Lorenzo si avrà grazie all'intenzione del poeta di entrare nel mito di didimo chierico, perché Foscolo riesca a proiettarsi in didimo è necessario che venga risolto il mito della giovinezza, ma l'impossibilità di uscire dalla giovinezza corrisponde a un rifiuto della realtà in cui vive. Il suicidio di Jacopo non libera Foscolo dei fantasmi autodistruttivi ma segna il futuro di Foscolo: il mito della giovinezza lascia il posto al mito dell'esilio e il mito della tomba. Per questa opera è ispirato a modelli lirici ma manca il senso dell'azione dell'intreccio e l'interiorità del personaggio è l'unico oggetto messo veramente a fuoco. La sintassi è percorsa dalle emozioni di andare attore protagonista grazie interrogazioni ed esclamazioni e aiuto a stabilire una complicità con Jacopo. Amore per Teresa È la lettera del 12 maggio 1798 e ciò che Jacopo racconta è incrociato tra una delusione politica ed esistenziale, l'amore sublimato va a letto in un contesto di delusione.il modo fortemente letterario di questo testo è preso da la tradizione di Petrarca e la natura lirica e descrittiva e testimoniata dalla trama soggettiva della rappresentazione totalmente sensibilizzata dall'emotività del narratore.sono assenti riferimenti oggettivi all'azione e sono assenti le partecipazioni di Teresa nel contesto narrativo. La passione di Jacopo si innalza in una dimensione sacra, un riferimento se ciò si trova già ad apertura della lettera in cui le forme del corpo di Teresa sono definite angeliche, la confessione si conclude con la preghiera rivolta a Dio alla quale spetterebbe la volontà di unire Jacopo e Teresa.sono più insistenti i tratti di sensualità riscontrabili nella prima metà della lettera mentre la descrizione del corpo dormiente di Teresa ne definisce la posizione terrena.la mano di Jacopo accarezza la donna sfiorandole i capelli e il seno poi avvicino alla sua bocca a lei fino al punto di baciarla. La presenza dei due motivi rivela la doppia natura del romanzo. Il bacio e le illusioni In questo testo si parla del d'una passeggiata in cui Jac confida Teresa il proprio amore e i due si baciano. La donna si ritira subito capendo che l'amore è un amore totalmente impossibile ma anche la scena del bacio viene filtrata da delle suggestioni letterarie e trasformata in una esperienza lirica soggettiva.riflettendo sulle conseguenze di quel momento felice sotto l'effetto dell'abbandono del bacio Jacopo esalta la sua gran delusione per l'amore verso? Teresa. Lettera da ventimiglia Questa lettera fa parte della seconda parte del romanzo, il protagonista dopo che ha trovato rifugio in Francia interrompe il suo viaggio a Ventimiglia. Jacopo decide di scrivere a Lorenzo sulla crudeltà della storia e sulle sciagure della propria patria capendo che è inutile fuggire.il brano può essere suddiviso in quattro parti: Nella prima descrive la natura selvaggia della zona di Ventimiglia Nella seconda riflette sulla situazione politica dell'Italia Nella terza considera alcuni aspetti della vita umana E nella quarta viene analizzato il destino di Jacopo in cui si vede che non esiste un luogo libero dal dolore. La lettera ha come tema una meditazione dolorosa sulla storia e sul destino degli uomini che preannuncia di suicidio.Jacopo smaschera le illusioni valori del suo tempo e va ad anticipare i temi del romanticismo. In questa prospettiva il suicidio rappresenta un atto di affermazione poiché si rivela come l'unica risposta a dolore della vita.questo è confermato anche da Rita narrativo che è disordinato e vorticoso e anche della sintassi è frantumata ovvero ci sono brevi e incalzanti frasi ricche di esclamativi ed interrogativi.Ventimiglia è un panorama desolato di rovine ovvero tutte le speranze sono crollati la stessa natura diventa luogo di giudizio della ragione e secondo la concezione meccanicistica il mondo e la vita degli uomini sono stati ridotti alla distruzione materiale manca dunque in Foscolo ogni fiducia nel progresso. Le odi e i sonetti Il canzoniere è formato da 12 sonetti e due odi composti ai suoi 25 anni e qui si avvertono le appassionate letture da Petrarca e romantici. Nel 1803 verranno scritte due tragedie e alcuni abbozzi poetici. Il breve corpus poetico è un episodio concentrato e volutamente scritto che racchiude una fase della propria ricerca umana e artistica. Nel 1798 c'è la stampa dei primi sette sonetti nel 1802 esce la vera edizione a noi conosciuta. Nella primavera dell'anno seguente a questi sette sonetti si aggiungono tre nuovi sonetti Alla sera, a Zacinti e alla musa. Nel 1803 esce l'edizione definitiva delle poesie con l'aggiunta di un nuovo sonetto ovvero in morte del fratello Giovanni. Al canzoniere si associa la bellezza della donna che a sua volta corrisponde alla bellezza della poesia stessa; i sonetti ci portano inoltre nel vivo del mondo sentimentale ed espressivo del romanzo giovanile. A fungere da modello per questi sonetti è stato alfieri anche se nei quattro sonetti aggiunti successivamente vi è una maggiore originalità. I temi trattati negli otto sonetti sono vari ma il tema dominante è il motivo amoroso a cui si affiancano le tematiche politiche e culturali, una tendenza all'autoritratto che mostrano il meccanismo della psicologia foscoliane e della sua vocazione poetica controllate dalla tensione dal conflitto. Questo risulta più vero nei sonetti ultimi e maggiori maggiori: alla sera accosta due motivi profondi della personalità foscoliane ovvero l'aspirazione all'equilibrio e alla pace e il tempestoso spirito guerriero; a zacinto fonde motivi biografici e motivi mitici; alla musa trasforma il tema dell'ispirazione dell'arte in un intenso dato esistenziale e in morte al fratello Giovanni stabilisce tra il poeta e il fratello defunto un legame fondato sulla sventura. Alla sera Il sonetto apre la seconda edizione delle poesie di Foscolo descritta nel 1803.il tema centrale ovvero la morte lo rende paragonabile a in morte fratello Giovanni. la composizione intermediate da fitti impegni militari unito ad alcuni passi tradotti di Lucrezio come fa a comprendere al meglio il testo. Foscolo viene considerato come uno dei maggiori autori italiani poiché alla sera fa parte dei testi poetici più letti.l'equilibrio formale è sostenuto dalla caratterizzazione delle quartine delle terzine: le quartine hanno un andamento ampio affidato alla calma e al parallelismo le terzine invece Hanno un tono più incalzanti e sono affidate al polisindeto e all'insistenza dei verbi di movimento.nelle quartine le inarcature riguardano aggettivo e sostantivo mentre nelle terzine le inacarture riguardano verbo e complemento.la riflessione sulla sera permetto una riflessione anche sulla morte ma non attraverso un tema religioso.l'espressione nulla eterno indica la morte in termini materialistici infatti la sera è vista nei suoi caratteri realistici e puntuali che le conferisce la stagione cioè in termini terreni e materiali.il suo potere esercita sull'interiorità psicologica del poeta un vero e proprio potere fino a dare un senso all'esperienza individuale vista come un sentimento senza rimedio. La ragione del suo fascino si lega ai nuovi temi contrapposti: per esempio il tema della morte visto non come minaccia ma come rasserenamento. A zacinto Scritta nell'ottobre del 1802 durante un periodo di impegni a zacinto tiene vivo il ricordo dell'isola natale. Foscolo esalta zacinto trasformandola in un simbolo di patria e di bellezza e collega e luogo di nascita il mito di Venere, la poesia di Omero è il tema dell'esilio. L'elevatezza di questo sonetto viene affidata alla costruzione stilistica e al confronto di vicende individuali e vicende mitiche.la struttura è divisa in due periodi entrambi sono per dare un'indicazione e all'interno vi sono più riprese. L'ultimo verso spiega e giustifica l'affermazione del primo così come le corrispondenze grammaticale tre primo e ultimo quartine e terzine. Le vicende del poeta ricordano quelle di Ulisse per la nascita in un'isola greca e per il fato che li colpisce. C'è un parallelismo con omero poiché anche lui non è potuto tornare nella sua terra natale ma deve limitare a scriverla. I temi costituiscono il nucleo più vitale della scrittura di Foscolo poiché gli si ritrovano anche negli altri sonetti come nei sepolcri oppure per esempio richiamo della morte è ripreso nella sera oppure in morte al fratello Giovanni ma anche nei sepolcri in cui il tema funebre è quello centrale. Viene istituito un parallelismo con il poeta per eccellenza ovvero con Omero anche con la definizione della sepoltura che chiude questo sonetto e che maturerà nei sepolcri ma era già annunciata in morte del fratello Giovanni. In morte al fratello Giovanni Questa poesia è stata aggiunta l'ultima edizione del 1803, nelle prime due strofe c'è una struttura circolare e chiusa: si parte dall'esilio, si va alla tomba del fratello, poi alla madre che parla con la tomba del fratello e poi ancora all'esilio. L'esilio nega al poeta ricongiungimento con la propria famiglia e l'unica alternativa è la morte così che la madre può piangere sulla sua tomba. L'analisi sintattica metrica e retorica da una struttura eccezionalmente corrispondente ai periodi metrici. Nella prima quartina c'è lo sfumato grazie alle inarcature, ai gerundi e ai gerundivi e alle rime. Agli snodi simmetrici si contrappongono le articolazioni della seconda quartina dove il periodo coincide con le strofe. Questo si verifica anche nelle terzine rigorosamente squadrate. Questo sonetto parte un'esperienza autobiografica ovvero il suicidio del fratello ma si conforma un carme di Catullo. Attraverso il confronto con la tradizione letteraria può diventare una poesia degna di attenzione collettiva. Il tema della morte ha una funzione di ritratto dell'io poetico. Giovanni è un termine di paragone del destino di Foscolo piuttosto che una persona considerata reale. La morte è un evento che non si sottrae alla comprensione e così Giovanni diventa una proiezione della morte e del destino tragico di Foscolo. La madre ha una funzione di mediazione che piange per il figlio morto e così il triangolo degli affetti familiari è più apparente che reale. Le grazie Nella poesia sono presenti due tendenze diverse: una che lo porta un confronto diretto con il presente l'altro che lo porta una fuga da un'idea della storia; dalla prime nasce la produzione civile mentre dalla seconda deriva una scrittura raffinata. Elaborazione delle grazie fu tra il 1812 e il 1813 con l'obiettivo di comporre un unico inno per poi essere diviso in tre parti a cui venivano aggiunti alcuni frammenti composti negli anni precedenti. Qui viene definitivamente confermato una visione pessimistica della storia e infatti rimanda un momento ancora indefinito della vicenda italiana. Il ritorno a Milano nel 1613 permettono alle grazie di rimanere incompiute. La frammentarietà del testo fa parte in qualche misura del suo stesso progetto riproducendo la frammentarietà della tradizione poetica greca. I tre inni rappresentano i tre momenti emblematici della storia della civiltà umana. 1. Dopo il Proemio il primo inno dedicato a Venere e descrive l'apparizione della dea della bellezza e dalle grazie. Questa apparizioni rappresenta la nascita della civiltà nella Grecia classica e al centro via la valorizzazione del mondo antico. 2. Il secondo inno a vesta rappresenta il passaggio delle grazie dalla Grecia all'Italia. Il poeta raduna a Firenze tre donne per compiere un raffinato rito in onore delle grazie: Eleonora Nencini, Cornelia martinetti, Maddalena Bignami.nelle tre donne Foscolo celebra la natura molteplice bellezza della civiltà italiana. 3. Il terzo inno a Pallade e rappresenta i valori persi durante gli anni dalle grazie: la loro fuga nel continente di Atlantide ha lasciato questi valori e allora è Pallade a mandarli nuovamente tra gli uomini ma sotto copertura di velo. Il messaggio implicito rappresenta dunque il valore insostituibile della poesia e della sua bellezza dove dietro alla bellezza vi è una celebrazione del rimpianto per il tramontare del prestigio sociale dei poeti. La composizione dell'opera non fu perseguita dal poeta in modo organico infatti si determina un paradosso poiché più lui lavora il progetto più si allontana da un componimento organico infatti più cresce il numero di frammenti più la loro disomogeneità aumenta. Didimo chierico: Dopo l'impegno della giovinezza Foscolo tende al ripiegamento e al disincanto. La traduzione del romanziere inglese Laurence Sterne esercitò il distacco della sua passione, infatti al desiderio di assoluto si sostituisce la ricerca all'idealismo, al registro tragico, a quello ironico e al disincanto. La traduzione del sentimental journey through France and Italy fu compiuta in due fasi e fu pubblicata con il nome di didimo chierico. In appendice fece stampare un proprio centrico autoritratto che sostituisse o integrasse quello affidato all'ortis. In questo testo raccoglie organizza un gusto per la nuova ideologia letteraria e umana proiettandola su un'alter ego. Didimo è un intellettuale che vive appartato, il suo passato è ricco di impegno ma lui ha imparato a proprie spese a tenere chiuse le sue passioni, ed è proprio la sfiducia nella realizzabilità dei suoi ideali che genera rinuncia in didimo. L'unico valore ancora attivo nei fatti è quello derivante dalla perdita di valore di ogni virtù che corrode il comportamento. Hypercalypsos Liber singularis pubblicato in Svizzera nel 1816 è un libello che si scaglia contro gli intellettuali milanesi che servivano regime napoleonico; è una satira contro i dotti italiani che facendo mercato della dottrina alimentarono le ambizioni e gli errori di Napoleone. I sepolcri Attualita Il Carme dei sepolcri e l'opera di Foscolo più compatta e conclusa, grazie questa compiutezza determina un raffreddamento del suo interesse durante gli anni, questa attualità del Carme non toglie che esso sia nato in stretto rapporto con il suo tempo poiché la questione della morte e del senso della morte tra scomparsi e superstiti era un tema principale e per affrontare questo tema Foscolo decide scrivere un carme su tema totalmente laico che prendesse il posto di quello cristiana. composizione La composizione del Carme avviene nel 1806 e finisce nel 1807. Le interruzioni fanno pensare che volesse nascondere il fatto che aveva preso ispirazione da Pindemonte, poiché si era recato nella sua villa. probabile è che lui prende l'idea da Pindemonte dal momento che a settembre comunica l'intenzione di dedicare il Carme Pindemonte stesso e nel novembre rievoca questa decisione. Perciò è possibile ricostruire questa vicenda dal momento che Pindemonte e la Albrizzi si erano lamentati della severità della legislazione francese mentre Foscolo aveva rifiutato la loro posizione. scrivendo i sepolcri dichiara però di essere anche lui in quella posizione perciò si crede che abbia preso spunto da Pindemonte stesso. Importante è anche il decreto della polizia medica emanato nel 1806, che stabiliva il divieto di seppellire I morti all'interno delle zone abitate. Perciò nel 1807 Foscolo decide di fare delle correzioni per poi stampare il Carme. struttura I sepolcri vengono definiti Carme nella prima edizione, ovvero una poesia impegnata e solenne. Da lui vengono invece definiti epistola con un destinatario esplicito ovvero Pindemonte. Dai critici vengono definiti come un poemetto filosofico anche se manca l'elemento narrativo. L'innovazione dei sepolcri sta in primo luogo nell'intento dimostrativo e poi nella attualizzazione, sono costituiti da 295 endecasillabi sciolti e può essere diviso in quattro parti: 1. Affronta il tema dell'utilità delle tombe da un punto di vista materialistico e laico; legato anche ad una dimensione sociale dell'uomo.la morte però non è uguale per tutti poiché vi è un'ingiustizia per i buoni e per i cattivi di fronte alla legge; fa l'esempio di Parini che non ha avuto una sepoltura adeguata.Foscolo si respinge dunque la distinzione classista. 2. Fa una ricognizione dei vari usi delle varie concezioni che si sono susseguiti rispetto alla morte negli anni.stabilisce che vi è un nesso tra civiltà e cura dei morti, così da una parte condanna il modello cattolico e dall'altra idealizza modello antico delle civiltà classiche. Secondo Foscolo si tratta di un'illusione ma un'illusione benefica e positiva poiché il rituale usato dopo la morte rievoca la memoria della civiltà. 3. Descrive il rapporto tra privato e pubblico della morte. Fa l'esempio della tomba di Santa Croce a Firenze in cui sono stati sepolti molti autori italiani e infatti Santa Croce descrive proprio il riscatto italiano.questo è un sentimento sacrale che può essere accettato da un punto di vista laico e e lo stesso sentimento che è stato mosso nella battaglia di maratona. 4. La parte conclusiva serve per riflettere sul valore morale della morte che compensa le ingiustizie della vita andando a riconoscere i meriti dei tuosi. far ciò è necessario però che qualcuno si dedichi ad onorare la loro memoria; Foscolo allarga dunque questo discorso introducendo il tema della poesia secondo il quale ha la stessa funzione delle tombe ovvero rievocare il ricordo. Introduce un altro riferimento al mondo classico ovvero la vicenda di Troia che se pur vinta e distrutta Omero la esalta dando valore ai Troiani sconfitti. Tema e modello Il tema centrale è quello dei sepolcri, un tema frequente nei preromantici inglesi, diverso da quello di Foscolo che fa mancare il senso religioso della morte; questo tema diviene un tema strategico ovvero all'incrocio di altri temi importanti: il materialismo: questa concezione sostenuta più volte nel Carmen; il materialismo è un'acquisizione solide precoci di cui il tema della morte è la principale indicazione.il suo materialismo nutrito dalla cultura razionalistica dell'Illuminismo e dal modello classico di Lucrezio.il suo rifiuto della religione è la conseguenza immediata della concezione materialistica.importante è la differenza della posizione foscoliane rispetto a quella giacobina poiché anche se Foscolo nega il valore religioso delle tombe ne persegue comunque una forma di centralità. Il senso di civiltà: Secondo Foscolo le tombe possono essere considerati un parametro di verifica della civiltà in se stessa, la civiltà diventa una difesa dell'inesattezza verso cui la vita umana avvia una concezione materialistica.grazie ai valori che la civiltà fondo è possibile gettare lo sguardo al di là della morte. La poesia: poiché l'uomo ne fa un momento essenziale del ricordo delle vicende terrene passage e fonda una religione umanistica. Il tema patriottico: data la decadenza dell'Italia e delle sue possibilità di riscatto è importante il tema civile e politico che riguardano i valori della civiltà umana che si fondano sulla memoria. Da qui deve partire il riscatto nazionale e la riscoperta della grandezza italiana. Il proprio destino:Fa una riflessione su se stesso e sul proprio destino, la ricerca intorno al proprio destino produce una funzione storica e politica ovvero ripercorrere le orme del modello omerico e attualizzarne gli insegnamenti.il poeta dà voce ai sepolcri riscattando il silenzio fino a quel momento presente; ed è proprio questo lo scopo dei sepolcri. Classicismo Foscolo Una novità è la finalizzazione filosofica della poesia collegata a un'interazione classicista del testo. in particolare Foscolo fa riferimento a Lucrezio e a Dante, questo riferimento al mondo classico responsabilizza il presente inteso come modernità, ovvero il presente è considerato con gli occhi degli antichi e perciò non è possibile che nel presente esistono esempi e modelli di valori uguali a quelli classici ma ne riconosce un esemplare di civiltà. Il confronto con la storia è intesa come un'attualizzazione del passato ovvero tutto il passato storico e mitigato ed è dentro il presente; Foscolo compie un'operazione epica e mitologica. Civiltà e poesia Importante per Foscolo è anche la condizione umana basandosi sui valori storici ovvero basando sulla storia la relativa immortalità della memoria. la civiltà è una memoria storica connotata; questa visione eroica e etica allontana Foscolo dal fondamentali di uguaglianza propria del cristianesimo e lo distingue dall equità dei giacobini. I sepolcri sono infatti l'incarnazione concreta della memoria storica e materiale e da qui deriva l'importanza della tomba nel sistema foscoliano che ha un una valenza simbolica centrale ovvero si identifica nella tomba stessa la memoria concreta del passato ovvero la civiltà. l'idealizzazione foscoliane del mondo classico prevede la comunicazione tra passato e futuro in modo efficace e conseguente proprio attraverso la tomba che diviene nel presente un'occasione eccezionale di riscatto civile per comunicare con il passato stesso. La decadenza del modello di virtù civile che si vede con l'esempio di Parini che non ho potuto contare nemmeno di una sepoltura dignitosa. Questa valorizzazione umanistica della civiltà oltre alla tomba a come strumento specifico la poesia che infatti ha la possibilità di prolungare nel tempo il ricordo; questo è il tema oraziano della poesia. La funzione di Foscolo è quella di risvegliare i valori del passato che nel presente possono riaccendere la creazione di nuovi valori mentre la funzione civilizzatrice della poesia rende operativa la lezione dei sepolcri mettendoli in vita; la decadenza sociale invece rende la voce della poesia isolata e insostituibile visto come unico esempio di riscatto civile. autobiografia La presenza del soggetto cioè di Foscolo nel Carme è presente sin dall'inizio e ribadisce la sua appartenenza al genere epis are. C'è un'insistenza sulla propria dimensione biografica una messa fuoco del carattere immateriale e limitato dalla vicenda umana; vi sono anche delle presenze del soggetto che inducono a una funzione di tipo filosofica. Una seconda funzione del soggetto presente nel Carme riguardano l'esemplarità storica della sua vicenda poiché il poeta, consolato solo dalla poesia si sente minacciato dal suo destino ovvero lui stesso si augura di non avere un destino come quello di Parini ma si augura che la morte compia nei confronti della sua infelice vicende di esule questo atto riparatore di giustizia. Questo augurio stabilisce un parallelismo con la figura di Aiace che è peraltro complicato nel riferimento anche al rivale di Aiace ovvero a Ulisse la cui figura esule ed infelice riporta alla figura del poeta. Il poeta deve testimoniare nel presente il passato questi valori sono in parte valori eterni ma in parte anche valori storici e da qui ne deriva l'esempio del poeta Omero cantando le vicende dello scontro di maratona e per quanto riguarda il tema patriottico cantando la figura di troiano Ettore, sottolineando il riconoscimento della virtù di Ettore da parte di generazioni futuri con l'esistenza della civiltà. Al poeta spetta una funzione civile e politica ovvero quello di risvegliare il sentimento di patria nel presente attraverso la valorizzazione di luoghi simbolo; Al poeta spetta anche una funzione laica poiché è portatore di valori antropologici.i due ordini di valori ovvero quelli storici e quelli antropologici sono però comunicanti infatti ancora una volta Foscolo intrecciando questi argomenti assomigli a Omero. Stile Lo stile è sempre elevato e denso nei sepolcri si identifica una capacità di conferire unità e compattezza; lo stile e la funzione di valorizzare i rapporti di continuità tematica e argomentativa infatti il Carme è aperto da due interrogative. La continuità discorsiva è affidata all'uso di espressioni di collegamento; una funzione importante hanno anche le sentenze posta conclusione dei passaggi argomentative in cui alcuni hanno spicco evidente mentre altri sono disciolte nel discorso. Vi è un importante cura nella definizione del particolare sempre valorizzato grazie alla ricerca stilistica. Metrica coopera all'unità del testo infatti le indica sillabò conferma questa teoria e anche le frequenti inarcature rafforzano il senso di difficoltà e di densità espressiva.