"La coscienza di Zeno" - Capolavoro moderno
Questo è il romanzo che ha reso Svevo immortale. "La coscienza di Zeno" rappresenta una rivoluzione nella narrativa italiana: per la prima volta il protagonista racconta la propria storia in prima persona, attraverso una narrazione non cronologica organizzata per nuclei tematici.
La struttura è innovativa: una prefazione del dottor S. (lo psicoanalista) e un preambolo di Zeno introducono sei capitoli tematici: il fumo, la morte del padre, il matrimonio, l'amante, l'associazione commerciale, la psicoanalisi. Non c'è un ordine temporale, ma un ordine della memoria.
Il titolo ambiguo gioca sui diversi significati di "coscienza": consapevolezza di sé, coscienza morale, opposizione tra conscio e inconscio. Zeno è il narratore della propria storia, ma è un narratore inattendibile - mente a se stesso e probabilmente anche al lettore.
La modernità del romanzo sta nel monologo interiore, nel tempo misto (presente e passato si intrecciano), nell'ironia costante. Zeno si racconta con autoironia, dubitando sempre delle proprie versioni dei fatti.
Il nome Zeno deriva dal greco "xenos" (straniero): è straniero alla vita, inadatto ad essa, ma proprio questa inadeguatezza diventerà la sua forza quando il mondo "normale" crollerà.
Modernità: Con Zeno nasce il romanzo psicologico moderno, dove la verità non è più assoluta ma soggettiva e plurima.