Romanticismo

Didascalia alternativa:

all'articolo troviamo il manifesto del romanticismo italiano con Giovanni Berchet e la Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo. Dunque già a partire dagli ultimi decenni del 700 troviamo in Europa tendenze romantiche, mentre in Italia si dovrà aspettare di più anche se alcuni elementi pre-romantici li troviamo in autori come Foscolo. MOVIMENTI PRE ROMANTICI Sturm und Drang - Il promotore del romanticismo è il movimento dello Sturm und Drang (Impeto e Tempesta) che si sviluppò in Germania negli anni 70. In questo movimento ci sono tutti i temi che verranno ripresi dal romanticismo europeo. Gli esponenti rivendicano il valore dell'istinto, della fantasia, del sentimento e rivendicavano l'assoluta libertà dell'arte rifiutando le regole poetiche per creare opere liberamente dettate dalla proprio fantasia. I preromantici inglesi - In Inghilterra già qualche anno prima troviamo delle tendenze preromantiche. Tra gli anni 50-60 si inizia ad avvertire una nuova sensibilità, un nuovo tipo di poesia che sarà riassorbita dalla poesia dei romantici italiani. I temi principali era la morte, le tombe, in Inghilterra troviamo la poesia Ossianica. Tematica è anche lo scorrere del tempo, gli amori impossibili, l'eroismo, la rappresentazione di paesaggi desolati, il gusto dell'ignoto e del fantastico. Il romanticismo in Italia - In Italia bisogna aspettare il 1816 per la pubblicazione dell'articolo di Madame de Stael, dove questa donna iniziò a porre il problema "sono utili o no queste traduzioni" riferendosi alla letteratura europea, ciò innescherà la polemica tra classicisti e romantici. LA POESIA ROMANTICA È intesa come: - rivelazione del mistero che si sprigiona dalla natura. - desiderio di una felicità senza limiti di una sete di infinito ed eterno. La poesia diventa il mezzo per tendere verso un oltre, la poesia diventa intuizione che riesce a superare i limiti della ragione umana. "la poesia romantica è espressione dell'anima pervasa dall' ebrezza dell'infinito" Ciò che colpisce della cultura romantica è soprattutto il trionfo delle tematiche negative: il dolore, la malinconia, la noia, l'inquietudine, l'angoscia, la paura, l'infelicità, la delusione, il disgusto, il rifiuto della realtà, il fascino del male, del mistero. Alla tematica negativa è stato contrapposto un Romanticismo positivo, quello teso ai grandi ideali, all'impegno civile e patriottistico, quello che riscopre la positività della storia e delle tradizioni nazionali. Il Romanticismo sente in effetti con grande intensità il senso della nazione, proprio il concetto moderno di nazione nasce nel Romanticismo. Il popolare nella concezione romantica viene ad identificarsi con il nazionale. Il Romanticismo come espressione della grande trasformazione moderna - Il Romanticismo nasce come reazione all'illuminismo, non ci sarebbe stato Romanticismo senza illuminismo, è la sua continuità. Ha le sue radici storiche nella delusione del razionalismo illuministico e delle speranze della Rivoluzione francese. I pensatori, i letterati avvertono i limiti della ragione ma partono da essa. I romantici utilizzano la ragione per indagare sull'uomo, è una ragione che sragiona, che riconosce i limiti dell'uomo. Fondamento del Romanticismo è il sentimento, l'intuizione, ma non in opposizione alla ragione. Inoltre il Romanticismo può essere visto come espressione non soltanto della delusione dell'llluminismo ma di tutto il grande moto di trasformazione di quella età. Intuizione contro esperienza - Gli illuministi partivano da una conoscenza empirica, si conosce solo ciò che si vive. Per l'uomo romantico questa conoscenza deriva dall'intuizione che passa attraverso la ragione e l'arte. "Un dio è l'uomo che sogna ed è un mendicante quando pensa" - Holderlin. L'uomo quando sogna diventa un Dio, quando tende all'infinito. La poesia e l'arte sono gli strumenti per superare i limiti. Il Romanticismo si presenta come esplorazione dell'irrazionale, di quella parte ignota della realtà che prima d'allora era stata appena intuita da scrittori ed artisti e spesso addirittura evitata con paura. Questa indagine su tutto ciò che fugge alla ragione si manifesta in un'attenzione per la vita dei sentimenti e per la passionalità, ma soprattutto per gli stati della psiche che escono dalla normalità razionale: il sogno, la fantasia, il delirio, l'allucinazione, la follia (la stessa creazione artistica è vissuta come una sorta di furor). Questa esplorazione dell'irrazionale dà origine ad un soggettivismo esasperato: il romantico tende a sprofondare negli abissi dell'interiorità. Ciò si traduce in una tensione inesausta verso l'infinito, in una sofferenza per ogni limite e costrizione, nell'ansia di superare le barriere del reale per una realtà più vera. Anche il male esercita un fascino sull'anima romantica, compare con una certa frequenza anche l'immagine di Satana oltre a sfrenate fantasie di sangue, crudeltà, lussuria e morte. Vi è proprio un filone del Romanticismo definito "nero". Rapporto con la natura - Per gli illuministi la natura era oggetto di studio scientifico, perché attraverso la natura si comprendevano le leggi immutabili ed era estranea alla sofferenza e alla vita dell'uomo. Nel romanticismo la natura ha diversa interpretazione: - visione idilliaca per cui la natura palpita di vita propria, ha una vita misteriosa e partecipa alle vicende umane e talvolta ne è fonte di consolazione - visione tragica per cui la natura è sentita come forza indifferente oppure avversa, matrigna. Ne deriva da ciò un atteggiamento pessimistico. Inquietudine e fuga dalla realtà presente - Il misticismo romantico si rinchiude in uno stato d'animo definito dai tedeschi Sehnsucht, ovvero lo struggimento, il desiderio inappagato. L'uomo romantico si conosce e comprende la sua fragilità e si interroga, in questo interrogarsi si strugge ed entra in crisi. C'è un dissidio tra ideale e reale, tra realtà e desiderio. Il pessimismo è l'atteggiamento dell'uomo di guardare intorno e dentro di sé e avvertire una forte insoddisfazione per il franare di ogni illusione. Le reazioni dell'uomo romantico sono il titanismo (ribellione contro i limiti esterni naturali, sociali, storici) e il vittimismo (isolamento e ripiegamento su se stessi) "Mi succede spesso di balzare stranamente dalla più eccelsa vetta al più profondo abisso psicologico" - Schlegel. Questa inquietudine spinge l'anima a protendersi sempre al di là del luogo e del momento presente, si ha così una fuga nel tempo e nello spazio. Questa tendenza prende il nome di esotismo che può essere spaziale e temporale. L'altrove non corrisponde mai ad un luogo reale, è più un luogo o tempo immaginario e mitico. Poetica dell'io e del reale - L'uomo da questo dissidio passa a due tipi di poesie. L'uomo a questo dissidio ha due atteggiamenti:o si ripiega su se stesso con un atteggiamento vittimismo titanismo o cerca di superare questo dissidio e cercherà di raccontare il vero in tutte le sue complesse dinamiche, il vero raccontando la società i popoli gli uomini Poetica dell'io: Vittimismo/Titanismo con Leopardi Poeta del reale: impegno sociale con Manzoni L'infanzia, l'età primitiva e il popolo - Anche il mondo infantile è visto come un paradiso perduto di innocenza e di gioia. L'infanzia può essere quella individuale ma anche quella collettiva dell'umanità, affine al mito dell'infanzia sarà quello del primitivo, deposito della spontaneità e autenticità perdute della civiltà moderna. In una simile luce è visto il popolo, fanciullesco e ingenuo, da qui nasce l'interesse a raccogliere tradizioni, leggende, fiabe e canti popolari. IL ROMANTICISMO IN ITALIA DOCUMENTI TEORICI DEL ROMANTICISMO ITALIANO La polemica coi classicisti - Il Romanticismo italiano rispetto alle altre tendenze europee assume una fisionomia particolare. A dare inizio fu la pubblicazione di un articolo da parte di Madame de Stael sulla "Biblioteca italiana" dal titolo Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni in cui la scrittrice denuncia la decadenza della cultura italiana invitando gli italiani ad uscire dal loro culto del passato e ad aprirsi alla letteratura moderna europea. Da questo articolo si scaturirà un grande dibattito tra i classicisti, contro l'idea della scrittrice, e i romantici, favorevoli al cambiamento. Tra i classicisti troviamo Pietro Giordani, Carlo Londonio, Carlo Botta i quali ribadiscono il carattere immutabile ed eterno dei principi artistici classici, spinti chiaramente da un forte senso di patriottismo e a difesa delle tradizioni culturali italiane, figlie dirette del latino. Altri intellettuali invece furono a favore di Madame de Stael, e proprio da questa situazione vennero pubblicati numerosi scritti che possiamo definire veri e propri manifesti del Romanticismo italiano, quali "intorno all'ingiustizia di alcuni giudizi letterari italiani" di Ludovico Breme, le "Avventure letterarie di un giorno" di Pietro Borsieri, "La lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo" di Giovanni Berchet. Nel 1818, il gruppo di intellettuali romantici, Pellico, Borsieri, di Breme e Visconti, danno vita ad un giornale, "Il Conciliatore", portavoce delle nuove idee letterarie e che si proponeva anche con finalità di progresso civile. Il giornale cessò di pubblicare pochi anni dopo anche a causa della censura austriaca. La polemica dei romantici italiani - I poeti romantici affermavano l'esigenza di una cultura rinnovata e moderna dedicata ad un pubblico più vasto, ovvero il popolo. Per questo era necessario affrontare argomenti vivi nella coscienza contemporanea con forme letterarie nuove ed un linguaggio più semplice. I romantici italiani però rifiutavano anche l'estremismo dei romantici europei e non trattavano tematiche irrazionalistiche e tenebrose dato che il loro obiettivo era raccontare il vero, la letteratura doveva ancorarsi alla rappresentazione della realtà e proporsi fini di utilità civile e morale. Il Romanticismo Lombardo si presentava quindi come un forte rinnovamento e un'avanguardia intellettuale. Non a caso gli intellettuali del Conciliatore presero parte delle cospirazioni politiche e furono colpiti duramente. MADAME DE STAEL La Vita - Uno dei salotti culturali più importanti del Romanticismo fu quello tenuto da Madame de Stael, una donna francese molto colta di formazione illuministica e orientamenti liberali. Ad un certo punto si oppone al regime napoleonico e si trasferisce vivendo in esilio a Ginevra, punto di incontro della migliore intellettualità liberale europea. Le opere - Le sue opere rappresentano anche i primi tentativi di sociologia della letteratura come il saggio Della letteratura considerata nei suoi rapporti con le istituzioni sociali. Importante è anche il romanzo Corinne, o l'Italia dove una storia d'amore serve come collegamento a descrizioni del paesaggio naturale o artistico della penisola. Infine troviamo La Germania che permise una diffusione del Romanticismo tedesco nell'Europa meridionale. Sulla maniera e l'utilità delle traduzioni Nell'invitare i letterati italiani a tradurre gli scrittori stranieri, Madame de Staël traccia un quadro critico della cultura italiana del tempo: nella ripetizione di immagini, nel rifarsi continuamente alla mitologia antica, ormai morta, le fantasie si impoveriscono, le lettere si isteriliscono. Quando i letterati iniziano a imitare, la fantasia di quel paese impoverisce e le lettere sono sterili. La soluzione è tradurre i poeti di altre nazioni. (tesi con soluzione). Si dovrebbero tradurre principalmente autori inglesi e tedeschi (iniziatori del movimento). Oggi i letterati o "razzolano" nelle «ceneri»>> della cultura classica, per trovarvi ancora qualche «granello d'oro» di cui appropriarsi, o scrivono poesie sonore e vuote, incapaci di muovere i cuori perché non nate da ispirazione tare. Anche se dura, la critica nasceva da un sincero amore per la letteratura italiana e da un desiderio di vederla risorgere. GIOVANNI BERCHET La poesia popolare, dalla Lettera semiseria di Grisostomo al suo figliolo L'autore, dietro lo pseudonimo di Grisostomo ("bocca d'oro" in greco), finge di scrivere al proprio figlio in collegio dandogli una serie di consigli letterari. Il che è occasione per un'esaltazione della nuova letteratura romantica, di cui Berchet riporta come esempio la traduzione di due ballate del poeta tedesco Gottfried August Bürger, Il cacciatore feroce e Eleonora, ispirate a leggende popolari germaniche. Poi, alla fine, finge di aver scherzato, ed esorta il figlio a seguire fedelmente le regole classicistiche. Per questa ironica ritrattazione finale la lettera è definita nel titolo «semiseria>>. La concezione romantica della poesia - Il passo presenta alcuni punti essenziali della nuova nozione romantica di letteratura. La poesia deve scaturire dalla «fantasia» e dal «cuore»: non è solo l'esercizio di un'abilità tecnica e retorica, come per il classicismo accademico; deve dar voce a qualcosa di intimo e profondo, di autenticamente sentito. La poesia deve esprimere lo spirito nazionale, la fisionomia caratteristica della cultura di un popolo. Per questo Berchet offre come esempio la traduzione delle ballate di Bürger che si collegano alla tradizione popolare germanica. Si coglie qui la polemica: contro il cosmopolitismo tipico della cultura illuministica, che trascurava le caratteristiche storiche della cultura nazionale; contro il classicismo, che si ispirava solo alla cultura classica, cioè ad un patrimonio inaridito dall'imitazione pedantesca, e per questo ormai estraneo alla coscienza moderna. Il nuovo pubblico - Viene individuato il nuovo pubblico a cui è rivolta questa nuova letteratura: essa deve indirizzarsi ad un pubblico più vasto, il «popolo». Per «popolo»>> Berchet non intende la plebe (gli "Ottentoti"), misera e ignorante, da escludere è anche l'aristocrazia (i "Parigini"), inaridita dall'eccessivo esercizio dell'intelligenza e troppo cosmopolita. Il nuovo pubblico sarà allora da identificare con le classi medie, le sole che hanno "fantasia" e "cuore", indispensabili per intendere la poesia, e spirito nazionale. Il discorso di Berchet indica con grande chiarezza come la letteratura romantica debba rivolgersi alla borghesia, la nuova classe che si va formando in Italia.