Il periodo tra la fine del XIX secolo e l'inizio del XX secolo fu caratterizzato dalla Crisi del positivismo e nascita del simbolismo, un momento di profonda trasformazione culturale e artistica.
Durante questa epoca, il Decadentismo e artisti maledetti nel XIX secolo emersero come risposta alla crisi dei valori tradizionali. Gli artisti decadenti rifiutavano il razionalismo e il progresso scientifico, preferendo esplorare gli aspetti più oscuri e misteriosi dell'esistenza umana. Questa corrente artistica si caratterizzava per temi come il disgusto per la società borghese, la ricerca di sensazioni estreme, l'interesse per l'occulto e il soprannaturale. I poeti "maledetti" come Verlaine e Rimbaud incarnavano questo spirito di ribellione attraverso le loro opere e i loro stili di vita anticonformisti.
Baudelaire e il simbolismo nella poesia francese rappresenta un punto di svolta fondamentale in questo periodo. Charles Baudelaire, con la sua opera "I Fiori del Male", introdusse una nuova concezione della poesia basata sulle "corrispondenze" tra il mondo materiale e quello spirituale. Il simbolismo si sviluppò come movimento che cercava di esprimere verità nascoste attraverso simboli e analogie, rifiutando la descrizione diretta della realtà. I poeti simbolisti credevano che la realtà visibile fosse solo un velo che nascondeva una dimensione più profonda e misteriosa dell'esistenza. Questa visione influenzò profondamente non solo la letteratura, ma anche le arti visive e la musica, creando un nuovo linguaggio artistico che avrebbe influenzato tutto il XX secolo. La poesia simbolista si caratterizzava per l'uso di metafore complesse, suggestioni musicali e una ricerca costante della perfezione formale, elementi che avrebbero rivoluzionato il modo di concepire l'arte e la letteratura.